AFRICA

Guasto al computer sul volo Ethiopian? Non ci sono sopravvissuti, tra le vittime 8 italiani

Africa ExPress
Nairobi, 10 marzo 2019

Non ci sono sopravvissuti tra i viaggiatori dell’aereo di linea dell’Ethiopian Airlines in volo sulla tratta Addis Abeba – Nairobi che si è schiantato al suolo questa mattina.  A bordo 157 persone di differenti nazionalità, anche otto italiani. Molti di essi probabilmente lavorano per l’agenzia delle Nazioni Unite  World Food Programme di Nairobi. Non si conoscono le cause del disastro. La compagnia aerea ha messo in funzione alcuni numeri telefonici che si possono contattare per avere notizie: +251.11.517 89 45, +251.11.517 8987, +251.11.517 8231, +251.11.517 8585.

Il Boeing 737 (numero di volo ET 302) era partito dall’aeroporto di Bole della capitale etiopica alle 8:48 e avrebbe dovuto raggiungere il Jomo Kenyatta un un paio d’ore dopo.

Il biglietto di un passeggero che all’ultimo momento ha preso un altro volo mentre era già prenotato sul ET 302

La notizia dell’incidente è stata data da un breve comunicato dell’ufficio del primo ministro etiopico, Abiy Ahmed, che non aveva fornito nessun dettaglio ma rivolto le più sentite condoglianze ai familiari delle vittime. Un indizio che lui già sapeva che non c’erano sopravvissuti. Abiy comunque ha ordinato un’inchiesta sulla cause del disastro e non si esclude che possa anche trattarsi di un attentato. Le misure di sicurezza all’aeroporto di Bole sono buone, ma non minuziose come quelle del Jomo Kenyatta di Nairobi, dove vengono utilizzati anche scanner sofisticati che scandagliano il corpo dei viaggiatori.

Ma si indaga anche in un’altra direzione: in ottobre un Boeing 737 Max 800 della Lion Air in Malesia è precipitato per un guasto al computer di bordo. L’apparecchio credeva che l’aereo stesse andando in stallo e quindi ha tentato di abbassare il muso. I piloti non sono riusciti a bypassare il sistema di controllo del pilota automatico e il jet è precipitato.

Un problema ricorrente, pare, sui 737 Max 800: aerei molto giovani dove tutto è controllato da diversi Pc a Bordo. L’Ethiopian Airlines ha ordinato l’immediato fermo a terra di tutti gli aerei dello stesso tipo: “Non siamo certi che la causa dell’incidente sia dovuta a un guasto al computer, ma come precauzione doverosa, abbiamo deciso di togliere dal servizio tutti i Boeing 737”, c’è scritto nel bollettino numero 5 della compagnia diramato in serata.

Un Boeing 737 dell’Ethiopian Airlines, uguale a quello caduto

Funzionari della compagnia aerea, contattati da uno stringer di Africa ExPress a Nairobi, hanno spiegato che sull’aereo viaggiavano 149 passeggeri e 8 membri dell’equipaggio ed è precipitato otto minuti dopo il decollo. L’incidente  è avvenuto nei cieli di Bishoftu, nella zona della città di Debre Zeit, una cinquantina di chilometri a sud di Addis Abeba. Le autorità hanno immediatamente inviato squadre di soccorso.

Si indaga anche su un allarme sicurezza lanciato l’8 marzo dal consolato americano ad Addis Abeba, i cui si diceva che era altamente sconsigliato di arrivare o partire dall’aeroporto di Bole.

L’allarme lanciato dal consolato americano di Addis Abeba

Le vittime italiane dell’incidente sono state identificate. Tra essi c’è l’assessore ai beni culturali della Regione Sicilia, Sebastiano Tusa, un archeologo di fama impegnato in ricerche nell’area di Malindi.

L’elenco dei passeggeri, per nazionalità, che viaggiano sull’ET 302

A bordo anche Paolo Dieci, direttore dell’Organizzazione Non Governativa CISP, ben conosciuto assieme al suo gruppo, per il lavoro umanitario svolto da anni in Somalia e nell’Africa Orientale in genere (Paolo Dieci ha gestito il rapimento Rossella Urru, sequestrata nel Sahara Occidentale nell’ottobre 2011), e due funzionarie del World Food Programme, Virginia Chimenti e Pilar Buzzetti. Viaggiavano sulle stesso aereo anche tre cooperanti della onlus bergamasca Africa Tremila: il presidente Carlo Spini, sua moglie Gabriella Vigiani, e il tesoriere dell’organizzazione Matteo Ravasio. Assieme a loro anche l’italo-keniota Rosemary Mumbi.

Su quel volo anche il ministro dell’ecologia yemenita.

Il quartier generale dell’ONU a Nairobi è un grande parco dove lavorano 5 mila persone

Tutti erano diretti a Nairobi per l’assemblea generale dell’UNEP (United Nations Environment Programme, l’agenzia per l’ambiente dell’ONU) che si apre domani mattina. Sono attesi capi di Stato e di governo e ministri da tutti i Paesi del Mondo. Parteciperà anche il ministro dell’Ambiente italiano, il generale dei carabinieri Sergio Costa, un esperto del settore, in prima linea nella lotta per la tutela dell’ecosistema. L’UNEP è la massima autorità mondiale nel campo della diversità della natura. Molto note le conferenze sul clima organizzate su tutto il nostro pianeta. Il suo quartier generale è nella capitale keniota, nel grande compound delle Nazioni Unite che ospita altre agenzie e dove lavorano più o meno 5 mila persone.

L’Ethiopian Airlines è un’ottima compagnia che opera in tutta l’Africa e si picca di essere la più grande del continente.

Africa ExPress
@africexp

Ecco le prime immagini del disastro:

I soccorsi sono arrivati immediatamente dopo lo schianto

maxalb

Corrispondente dall'Africa, dove ho visitato quasi tutti i Paesi

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