Johannesburg, 14 febbraio 2019
La prima collezione di IKEA, realizzata completamente in Africa, si chiama Överallt – che tradotto dallo svedese significa ovunque – sarà disponibile in tutti negozi della catena del colosso del mobile scandinavo da maggio 2019.
Due anni fa cinque designer di IKEA si sono associati con dieci architetti, artisti, designer e creatori di sette Stati africani per studiare e realizzare insieme moderni rituali urbani, sottolineando la loro importanza e del ruolo che viene loro attribuito.
Con la nuova linea Överallt IKEA spera di scoprire il design africano contemporaneo e portare al grande pubblico il boom creativo di molte grandi città africane.
James Futcher, responsabile della creazione di IKEA ha precisato: “Con la nuova linea vogliamo incoraggiare le persone a sedersi insieme a tavola, discutere, parlare, raccontarsi storie, dare prova della loro creatività, passare del tempo insieme. E grazie a questa nuova collaborazione, alla fusione di nuovi talenti e tutte le discussioni intercorse durante la progettazione per la realizzazione, ogni creazione ha avuto un supporto specifico. Infine, vorremmo che Överallt possa diventare un nuovo strumento per socializzare”.
I designer africani che hanno partecipato al progetto sono: Issa Diabaté (Costa d’Avorio) ; Hend Riad et Mariam Hazem (Egitto) ; Laduma Ngxokolo (Sudafrica) ; Bethan Rayner et Naeem Biviji (Kenya) ; Sindiso Khumalo (Sudafrica) ; Renee Rossouw (Sudafrica) ; Bibi Seck e Selly Raby Kane, entrambi del Senegal. Mentre quelli di IKEA sono: Kevin Gouriou (Francia) ; Iina Vuorivirta (Finlandia) ; Hanna Dalrot, Johanna Jelenik, Mikael Axelsson, tutti svedesi, e naturalmente responsabile creativo James Futcher.
In collaborazione con Mikael Axelsson della ditta svedese, Laduma Ngxokolo ha realizzato un tappeto che sembra davvero un’opera d’arte. “Mi sono ispirato ad un viaggio che ho fatto tempo fa. Spero che possa dare conforto alle persone”.
Mentre Selly Raby Kane, insieme a Iina Vuorivirta, stilista della casa svedese, ha concepito un cestino, ispirandosi alle acconciature africane. “Mentre si realizzano le treccine, la testa riposa per ore e ore sulle ginocchia di un membro della famiglia, dunque è un bel momento di condivisione oppure ci si sdraia sul divano di un salone alla moda, ascoltando musica pop, locale o straniera. Le tecniche per fare le treccine sono varie e affascinanti, e, l’intrecciatura rappresenta creatività, potere, arte, e, talvolta anche un linguaggio in codice”, ha specificato Selly Raby Kane.
Ma chi sono i designer del continente africano? Issa Diabaté, senegalese, con in tasca un master in archiettura, conseguito all’università statunitense di Yale, è direttore generale dell’agenzia Koffi & Diabaté Architectes e co-fondatore di Koffi & Diabaté Group.
Hend Riad et Mariam Hazem, due giovani egiziane, co-fondatrici dello studio Reform con sede al Cairo. Designer all’avanguardia, molto attente ai problemi ambientali, hanno creato recentemente un nuovo materiale ecologico Plastex, ricavato grazie al reciclaggio di sacchetti di plastica.
Anche il giovane sudafricano, Laduma Ngxokolo, ha una passione per i tessili e per la realizzazione dei suoi capi si è ispirato alla cultura xhosa (gruppo etnico di origine bantu, dopo gli zulù è l’etnia maggiormente rappresentata in Sudafrica). Nel 2015 Laduma Ngxokolo ha vinto il premio Vogue Italia Scouting for Africa.
Bethan Rayner et Naeem Biviji provengono entrambi dal Kenya, sono fondatori dello studio Propolis di Nairobi, attivo dal 2005. Tutti e due hanno studiato alla facoltà di architettura di Edimburgo. Oltre a progettazioni architettoniche, si occupano anche della creazione di mobili informali.
La sudafricana Sindiso Khumalo vive e lavora a Londra. Dopo una laurea in architettura all’università a Città del Capo, si è diplomata al Central St Martins College of Art and Design di Londra. La giovane è specializzata nella creazione di tessili moderni, dando risalto alla storia e la tradizione africana. Disegna i tessuti a mano, con l’aiuto di acquarelli e collages. Con il passare degli anni è riuscita a creare colori unici, ispirandosi agli zulù, ndebele e Kwazulu Natal. Collabora inoltre con una ONG per lo sviluppo di tessuti fatti a mano. Nell’ottobre 2015 ha vinto il concorso lanciato da Vogue Italia Who’s On Next Dubai . I suoi lavoro sono stati pubblicati nelle riviste di moda Vogue Italia, Vogue UK, Elle Magazine e Marie Claire Magazine.
Anche Renee Rossouw è architetto e un’artista sudafricana, che spazia in diversi generi: dai modelli ai murales e l’arte. Oltre alla laurea in architettura e diverse specializzazioni, ha eseguito anche un master in Designs Products in Spagna, Madrid, presso European Design Labs.
Bibi Seck, nato a Parigi da padre senegalese e madre proveniente dalla Martinica, lavora nel campo del design da oltre trent’anni. Nel 2004 ha fondato insieme alla moglie Ayse Birsel un’agenzia di design a New York.
Selly Raby Kane, senegalese anche lei, appartiene alla nuova generazione di designer e artisti urbani e ha portato un tocco di energia alla cultura senegalese. Nata e cresciuta a Dakar, ha studiato alla scuola di commercio della moda Mod’Spé a Parigi, e, prima di ritornare definitivamente nel Senegal, ha vissuto per qualche tempo a New York. La sua marca “Selly Raby Kane”, ha creato e realizzato la collezione Birds of Dakar, tra cui anche il kimono-crevette, indossato nel 2016 da Beyoncé.
Africa ExPress
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