AFRICA

Maxi operazione antidroga a Capo Verde: sequestrate 9,5 tonnellate di cocaina

Speciale per Africa ExPress
Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 4 febbraio 2019

La polizia ha sequestrato 9,5 tonnellate di cocaina al porto di Praia, la capitale di Capo Verde. La droga era stipata in un’imbarcazione, battente bandiera panamense, ancorata nello scalo marittimo con a bordo undici marinai russi.

Si tratta del più importante quantitativo di  droga mai sequestrato ufficialmente nell’arcipelago. Nell’ottobre 2011 la polizia di Capo Verde aveva già scoperto 1,5 tonnellate di cocaina in un edificio della capitale durante un’operazione chiamata Lancha Voadora (idrovolante).

Ingente quantitativo di cocaina sequestrata a Capo Verde

Questa volta i narcotrafficanti hanno utilizzato la Eser, una nave General Cargo Ship, costruita nel 1985 e l’attuale armatore registrato è Step Sg Corp – probabilmente si tratta di una società registrata a Singapore – per i loro loschi traffici. L’equipaggio è stato arrestato ed è a disposizione delle autorità giudiziarie. Secondo la polizia, la droga è stata distribuita in duecentosessanta pacchi, nascosti all’interno del natante.

Un portavoce della polizia ha precisato che la Eser proveniva dal Sud America ed era diretta a Tanger, in Marocco. E’ stata costretta ad uno scalo a Capo Verde per registrare la morte di un membro dell’equipaggio, deceduto durante la navigazione.

Le forze dell’ordine capoverdiane avevano ricevuto informazioni riguardo la possibilità che il cargo stesse trasportando cocaina e il sequestro dell’ingente quantitatvo è stato possibile proprio grazie allo scambio di informazioni tra le autorità capoverdiane e il Centro Marittimo Operazioni Antidroga  (MAOC), con sede a Lisbona. Inoltre gli agenti locali hanno avuto il supporto dell’esercito e della polizia marittima e hanno potuto usufruire della collaborazione e dell’assistenza tecnica della polizia portoghese e francese durante le fasi di perquisizione, scarico, imballaggio e custodia della droga requisita.

Rotte della droga proveniente dal Sud America e destinata al mercato europeo

Capo Verde fa parte di quei Paesi dell’Africa occidentale utilizzati come punto di transito dai narcotrafficanti sudamericani per lo smistamento della droga, che in piccola parte è destinata al consumo interno, mentre la restante al mercato europeo.

L’arcipelago di Capo Verde ha ottenuto l’indipendenza solamente nel 1975; fino al 1980 è rimasto legato alla Guinea-Bissau. Entrambi sono restati per cinque secoli sotto il dominio portoghese. Dopo il colpo di Stato del 1980 in Guinea Bissau, i dirigenti di Capo Verde hanno abbandonato il Partito Africano per l’indipendenza della Guinea e di Capo Verde (PAIGC) e fondato il Partito Africano per l’indipendenza della de Cabo Verde nel 1981.

Le prime libere elezioni si sono svolte solamente nel 1991. Lo sviluppo turistico di Capo Verde è abbastanza recente e solo nel 2007 il Paese è stato escluso dalla lista dei Paesi meno sviluppati (LDC). Gli abitanti delle isole sono poco più di mezzo milione, ma bisogna aggiungere i settecentomila capoverdiani che sono emigrati all’estero.

Capo Verde non ha una popolazione propria, ma la sua gente è frutto di immigrazioni delle più svariate etnie sia africane che europee che con il passare dei secoli si sono completamente mescolate.

Le lingue ufficiali sono il portoghese e il creolo. La capitale è Praia, situata sull’isola di Santiago. E’ la più grande città dello Stato insulare ed è anche il maggiore centro commerciale.

Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes

Dal Nostro Archivio:

Otto soldati e tre civili assassinati a Capo Verde: sotto accusa i narcotrafficanti

Cornelia Toelgyes

Giornalista, vicedirettore di Africa Express, ha vissuti in diversi Paesi africani tra cui Nigeria, Angola, Etiopia, Kenya. Cresciuta in Svizzera, parla correntemente oltre all'italiano, inglese, francese e tedesco.

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