Speciale per Africa ExPress
Giorgio Maggioni
Antananarivo, 12 gennaio 2019
Alessio Calipari stava festeggiando con amici e colleghi nell’albergo Royal Beach a Madirokely nel paradiso malgascio di Nosy Be, dove lavorava da qualche mese come animatore; ma nel bel mezzo del party il giovane di ventiquattro anni è stato trovato agonizzante, ma vivo nella piscina del resort.
Secondo alcune testimonianze, sarebbe stato soccorso immediatamente e portato all’ospedale locale, dove sarebbe deceduto poco dopo per annegamento.
La struttura sanitaria di Nosy-Be è certamente poco attrezzata per terapie importanti come il trattamento di una sindrome da annegamento, che in ogni caso porta a morte una alta percentuale di vittime anche nei migliori centri.
La polizia locale sta indagando sull’intera vicenda. Dopo i primi interrogatori, gli agenti avrebbero riscontrato molte contraddizioni nel racconto dei vari partecipanti alla festa. Dunque al momento attuale non si può ancora affermare che il ragazzo sia finito nella piscina in modo accidentale.
I genitori e i fratelli di Alessio Canipari chiedono con insistenza che venga fatta luce sulla morte del loro congiunto. Il padre è un noto medico residente a Reggio Calabria.
Giorgio Maggioni
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