Libreville, 7 gennaio 2018
Tentato nella notte in Gabon un colpo di Stato che sarebbe stato subito sventato. Secondo Guy-Bertrand Mapangou, portavoce del governo, quattro dei responsabili sono stati arrestati mentre uno è riuscito a sfuggire alla cattura. “La situazione è nuovamente sotto controllo e le frontiere del Paese restano aperte”, ha aggiunto Mapangou.
Ed ecco come si sono svolti i fatti:
Verso le 4 di questa mattina, alcuni militari hanno preso il controllo della radio nazionale del Gabon, annunciando di voler formare un “Consiglio nazionale di restaurazione”. Ondo Obiang Kelly, giovane ufficiale della guardia repubblicana, non ha parlato direttamente di “colpo di Stato”, ma chi ha seguito la trasmissione aveva capito subito le sue intenzioni.
Affiancato da altri due berretti verdi con i loro fucili in mano, il giovane Kelly, sconosciuto ai più, ha fatto sapere di essere il presidente di un movimento patriottico di giovani militari delle forze di difesa e sicurezza della ex colonia francese e ha poi proseguito con il vocabolario consono ai putschisti: “Non possiamo abbandonare la patria, e ha puntato il dito sulle istituzioni, apostrofandole come “illegittime e illegali”, sottolineando che “Il giorno tanto atteso è finalmente arrivato, l’esercito ha deciso di stare a fianco al popolo per salvare il Gabon dal caos”. E infine ha aggiunto: “Se state mangiando, fermatevi, se state bevendo, fermatevi. Alzatevi e prendete il controllo della strada. Tutti gli ufficiali e sottufficiali devono procurarsi armi e munizioni e prendere il controllo dei punti strategici, come edifici pubblici e aeroporti”.
Il presidente del Gabon, Ali Bongo, è assente dal Paese dal 24 ottobre 2018 per problemi cerebrovascolari. Attualmente sta trascorrendo la sua convalescenza in Marocco. E’ presidente della ex colonia francese dal 2009, succeduto al padre Omar, morto poco prima delle elezioni di quell’anno, e che ha tenuto in mano lo scettro del Paese dal 1967. Ora è ancora al potere il figlio Ali, rieletto nel 2016. Una stessa famiglia che regna da oltre cinquant’anni, segnata da corruzione, sete di potere.
Pochi giorni fa gli Stati Uniti hanno inviato in Gabon un reparto scelto di 80 rangers, pronti a intervenire nella Repubblica Democratica del Congo nel caso dovessero scoppiare disordini nel momento in cui verranno diffusi i risultati delle elezioni tenutesi domenica scorsa.
Africa ExPress
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