Sandro Pintus
Firenze, 15 dicembre 2018
“Invito gli Stati a sostenere la creazione di un fondo globale per le vittime di violenza sessuale. È giunto il momento di rivelare i nomi di coloro che hanno commesso questo tipo di crimini”.
Discorso di Denis Mukwege, Premio Nobel per la Pace 2018 (in francese con sottotitoli in inglese) Courtesy Nobel Prize
Sono parole di Denis Mukwege, medico ginecologo e ostertico congolese Premio Nobel per la Pace 2018, insieme a Nadia Murad , “per i loro sforzi nel porre fine all’uso della violenza sessuale come arma di guerra”.
Il dottor Mukwege, che ha dedicato il prestigioso premio alle donne congolesi e alle vittime di stupri di tutto il mondo da una ventina di anni “ripara” i danni causati agli organi genitali delle donne violentate in Congo-K.
Su questo triste e terrificante argomento, durante il suo discorso cerimoniale per il Nobel ha accusato la classe politica congolese e africana di complicità nelle violenze contro le donne ma anche le nazioni europee.
“Sono complici anche quei Paesi che accolgono i leader che hanno tollerato, e ancora peggio, che hanno utilizzato la violenza sessuale per avere il potere – ha detto con forza il medico -. Agire significa non restare indifferenti davanti a queste atrocità”.
Gli Stati devono smetterla di accoglierli con i tappeti rossi ma invece devono tracciare una linea rossa contro l’utilizzo dello stupro come arma di guerra. E questa linea rossa deve essere sinonimo di sanzioni economiche, politiche e giudiziarie. Per fare ciò è solo questione di volontà politica”.
Denis Mukwege nel 1998 ha fondato il Panzi Hospital, clinica di Bukavu, capitale del Sud-Kivu a est della Repubblica Democratica del Congo (RDC), nella quale è diventato il massimo esperto mondiale nella cura di danni fisici interni causati da stupro.
Nel suo ospedale sono passate quasi 86 mila donne e ragazze. Cinquanta mila di queste erano vittime di stupro, distrutte nel corpo e nello spirito e che il chirurgo e la sua equipe sono riusciti a salvare a restituire loro la dignità che gli era stata rubata.
Oltre al Premio Nobel per la Pace 2018, il Parlamento europeo, nel 2014 gli ha consegnato il Premio Sakharov per la libertà di pensiero.
Sandro Pintus
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