Brazzaville 14 novembre 2018
Con una nota del 9 novembre 2018 un gruppo di esperti delle Nazioni Unite ha denunciato la detenzione arbitraria Jean-Marie Michel Mokoko, condannato a vent’anni di prigione lo scorso maggio. Ora l’ONU chiede alle autorità di Brazzaville il suo rilascio immediato.
Mokoko, candidato alle elezioni del 2016, prima di presentarsi alla tornata elettorale ha ricoperto l’incarico di capo di Stato maggiore ed è stato anche consigliere dello stesso presidente Denis Sassou Nguesso, al potere da oltre un trentennio. Il dissidente si era rifiutato di riconoscere il risultato elettorale, con la schiacciante vittoria del leader uscente, motivo per il quale è stato dapprima messo agli arresti domiciliari per un paio di mesi, poi trasferito in carcere, in stato di custodia cautelare, due mesi più tardi. Processato è stato condannato per complicità in delitti contro la personalità dello Stato e detenzione illegale di armi e munizioni da guerra.
Gli avvocati di Mokoko hanno impugnato la sentenza e deposto il ricorso. In attesa della data della nuova udienza, hanno chiesto l’intervento degli esperti dell’ONU, che, dopo le inchieste del caso, hanno esposto le loro perplessità sulla detenzione dell’ex candidato e hanno raccomandato la sua liberazione immediata. Il gruppo di lavoro dell’ONU, che fa capo all’Alto Commissio per i Diritti Umani, può esprimere solamente un parere consultivo, dunque non vincolante per lo Stato.
Gli esperti hanno potuto prendere visione solamente della documentazione degli avvocati, perché le autorità di Brazzaville non avevano rispettato i termini per la consegna degli atti in loro possesso. Il gruppo ha ritenuto credibili le asserzioni e le testimonianze contenuti nei documenti dei legali. Nella sua relazione ha precisato che gli arresti domiciliari e la lunga detenzione cautelare sarebbero privi di fondamento legale e anche il dibattito in aula sarebbe stato viziato dalle forti ingerenze delle autorità congolesi, negando così il diritto a un equo processo.
In conclusione, il gruppo dell’ONU ritiene che Mokoko debba essere rimesso subito in libertà. Inoltre gli deve essere riconosciuto un risarcimento pecuniario per i danni subiti. Raccomanda inoltre l’apertura di un’inchiesta completa ed indipendente sulle circostanze che hanno portato alla detenzione arbitraria.
Ora si attendono – se ci saranno – le risposte del governo di Brazzaville. Certamente i finanziatori internazionali – Fondo Monetario Internazionale, l’Unione Europea e Parigi – terranno conto delle valutazioni degli esperti che potrebbero influenzare i rapporti futuri con la ex colonia francese.
Intanto questa notte gli attivisti anti governativi hanno attaccato l’ambasciata del Congo Brazzaville a Parigi. Come si evince dalle scritte sul muro, chiedono la liberazione di Mokoko e contestano l’attuale presenza del presidente Denis Sassou Nguesso nella capitale francese.
Africa ExPress
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