AFRICA

Religioso sudanese difende i diritti umani in Darfur: ora rischia la condanna a morte

Speciale per Africa ExPress
Sandro Pintus
Firenze, 13 luglio 2018

Matar Younis Ali Hussein è un religioso e insegnante che rischia di morire perché ha “osato” criticare la feroce repressione nel Darfur, la provincia occidentale del Sudan.

Matar Younis Ali Hussein (Courtesy Amnesty International)

Matar, 48 anni, è stato accusato di “guerra contro lo Stato”, “indebolimento del sistema costituzionale” e “spionaggio”. Tutte accuse inventate secondo Amnesty International che punta il dito verso il governo del presidente-dittatore Omar al Bashir. L’insegnante, se viene riconosciuto colpevole, rischia l’ergastolo e perfino la pena di morte.

Dura presa di posizione dell’organizzazione per i diritti umani: “Le autorità sudanesi devono abbandonare tutte le accuse contro Matar Younis e rilasciarlo immediatamente e incondizionatamente”.

“Amnesty International riconosce Matar Younis come ‘prigioniero di coscienza’ – si legge nella nota rilasciata – È assurdo che quest’uomo coraggioso che ha osato criticare le continue violazioni dei diritti umani contro la popolazione nella sua regione potrebbe essere condannato a morte”.

Mappa del Dudan con la provincia del Darfur. A destra Omar al Bashir presidente del Sudan

È noto che il Sudan ha sempre mostrato disprezzo per i diritti umani e non solo in Darfur. La gravità di ciò che succede nella provincia sudanese è confermata dalla Corte Penale Internazionale. Sulla testa del presidente sudanese Omar al Bashir, dal 2009, pende un mandato d’arresto internazionale per genocidio e crimini di guerra.

“Matar Younis non dovrebbe essere criminalizzato per aver difeso i diritti umani – ha dichiarato Seif Magango, vicedirettore di Amnesty per l’Africa orientale e i Grandi Laghi – è stata una delle poche voci per le vittime nel Darfur che, costantemente e senza paura, ha chiesto pubblicamente al governo di cambiare le sue politiche dannose e proteggere gli sfollati del Darfur”. Cosa difficile da accettare per il governo di Khartum.

In Darfur, provincia occidentale del Sudan, dal 2003 è in atto un feroce conflitto tra la maggioranza nera composta da tribù sedentarie africane e la minoranza nomade di origine araba.

La minoranza nomade, proveniente dalla penisola arabica, costituisce però la maggioranza della popolazione sudanese appoggiata dal governo di Kartoum. Omar al Bashir viene accusato dalla popolazione nera e dalla comunità internazionale di tollerare le scorribande dei Janjaweed (demoni a cavallo) i miliziani filogovernativi che seminano morte e terrore tra la popolazione nera sedentaria.

Sandro Pintus
sandro.p@catpress.com
Twitter: @sand_pin

Crediti immagini:
– Matar Younis Ali Hussein
(Courtesy Amnesty International)
– Darfur
By Sudan location map.svg: NordNordWestMap of Darfur-en.png: User:ПаккоThis derivative image: IdaltuSudan location map.svgMap of Darfur-en.png, CC BY-SA 3.0, Link

– Omar al Bashir
By U.S. Navy photo by Mass Communication Specialist 2nd Class Jesse B. Awalt/Released) – DefenseImagery.mil, [http://defenseimagery.mil/imagery., Public Domain, Link

 

Sandro Pintus

Giornalista dal 1979, ha iniziato l'attività con Paese Sera. Negli anni '80/'90 in Africa Australe con base in Mozambico e in seguito in Australia e in missioni in Medio Oriente e Balcani. Ha lavorato per varie ong, collaborato con La Repubblica, La Nazione, L'Universo, L'Unione Sarda e altre testate, agenzie e vari uffici stampa. Ha collaborato anche con UNHCR, FAO, WFP e OMS-Hedip.

Recent Posts

Esplosione delle donne keniote alla maratona della Grande Mela

Dal Nostro Corrispondente Sportivo Costantino Muscau 4 Novembre 2024 New York, New York... Per le…

16 ore ago

Con le guerre in corso stanno “saltando” i valori dell’Occidente

EDITORIALE Giampaolo Cadalanu 3 novembre 2024 Trovo davvero sconfortante il dibattito su guerra e pace…

2 giorni ago

La guerra civile sta uccidendo il Sudan nell’assoluto silenzio del mondo

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 2 novembre 2024 In questi giorni una coalizione…

3 giorni ago

Elicotteri italiani a Israele: ormai siamo complici nel genocidio a Gaza

Speciale per Africa ExPress Antonio Mazzeo 1° novembre 2024 Non solo “ricambi e assistenza tecnica…

4 giorni ago

Quando Il Foglio si fa portavoce della propaganda Israeliana

Dal Nostro Inviato Speciale Massimo A. Alberizzi Nairobi, 29 ottobre 2024 Il 24 ottobre il…

6 giorni ago

Massacro firmato dai nigeriani di Boko Haram sul lago Ciad: uccisi 40 soldati di N’Djamena

Africa ExPress 29 ottobre 2024 Il gruppo armato Boko Haram non demorde, i terroristi nigeriani…

7 giorni ago