Sandro Pintus
Firenze, 9 giugno 2018
“Le autorità del Mozambico devono prendere provvedimenti immediati per porre fine alla follia omicida di al Shebab nella provincia di Cabo Delgado”. Con un comunicato Amnesty International cerca di spronare il governo di Maputo a difendere la popolazione terrorizzata sotto attacco degli integralisti islamici nell’estremo nord del Paese.
L’ultimo, in ordine di tempo, è quello della sera del 6 giugno nel villaggio di Namaluco nel distretto di Quissanga. Testimoni hanno riferito ad Amnesty che il villaggio è stato dato alle fiamme e i terroristi hanno ammazzato dieci persone a colpi d’arma da fuoco. La popolazione è fuggita dalle proprie case in cerca di un rifugio sicuro.
“Nella provincia di Cabo Delgado c’è un’escalation di violenza che ha lasciato i civili alla mercé degli assassini. I macabri modi in cui vengono condotti i massacri mostrano l’intenzione di questo gruppo di seminare paura tra i civili”, ha dichiarato Deprose Muchena, responsabile di Amnesty per l’Africa australe .
Amnesty chiede alle autorità mozambicane di “intraprendere azioni immediate ed efficaci anche rafforzando le misure di sicurezza per proteggere le vite degli abitanti dei villaggi”. Chiede poi di condurre indagini su tutti i recenti attacchi per trovare i responsabili.
Le azioni del gruppo armato che terrorizza la provincia di Cabo Delgado sono cominciate a inizio ottobre 2017 con l’attacco ai posti di polizia. Poi c’è stato un crescendo di azioni verso la popolazione inerme che fino ad oggi ha fatto almeno un centinaio di vittime.
Solo nelle due ultime settimane ci sono stati 37 morti di cui 22 decapitati dagli estremisti islamici. Due di questi erano ragazzi di 15 e 16 anni. Durante un attacco terrorista dello scorso marzo in uno scontro armato con le forze di sicurezza sono stati uccisi due jihadisti. Uno dei componenti del gruppo di estremisti era di origine asiatica.
Dal mese di gennaio scorso, dopo gli attacchi jihadisti a Macimboa da Praia, sta circolando un video trasmesso da TV de Moçambique, l’emittente di Stato. Nel filmato di due minuti appaiono cinque individui con turbante e volto coperto, armati di fucili d’assalto AK47 che confermano l’azione di Macimboa e vogliono un governo religioso islamico.
Oggi, grazie a uno studio sulla situazione del terrorismo islamico a Cabo Delgado, si ha la conferma che il gruppo jihadista, chiamato dalla popolazione al Shebab, ha connessioni internazionali. Sono divisi in varie cellule composte da 20/30 individui che vengono addestrati in campi di training militare in Tanzania, Kenya e Somalia.
Sandro Pintus
sandro.p@catpress.com
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