Ouagadogou, 1° giugno 2018
Abolita in Burkina Faso la pena di morte. Lo ha deciso l’Assemblea nazionale che ha apportato importanti modifiche al codice penale del Paese. Le condanne alla pena capitale saranno tramutate in ergastolo.
Il nuovo testo è stato approvato con ottantatre voti a favore, mentre quarantatre parlamentari del Congrès pour la Démocratie et le Progrès (CDP), l’ex partito al potere, hanno votato contro.
Il Burkina Faso è il ventunesimo Paese africano ad aver abolito la pena di morte, mentre in altri ventoquattro Stati non viene più applicata da tempo, pur essendo ancora in vigore.
René Bagoro, ministro della giustizia della ex colonia francese, ha sottolineato: “Le leggi aggiornate ci renderannno più credibili, equi, accessibili ed efficaci nell’applicazione del diritto penale”.
L’opposizione di per sè non è contraria all’abolozione della pena di morte, ma ritiene che tale legge sia stata fatta ad hoc per permettere l’estradizione di François Compaoré, il fratello minore di Blaise Campoaré, l’ex presidente del Burkina Faso, fuggito in Costa d’Avorio nel 2014.
François è stato arrestato alla fine di ottobre dello scorso anno dalle forze dell’ordine francesi al suo arrivo a Parigi, proveniente da Abidjan, principale centro commerciale della Costa d’Avorio, per implicazioni nell’assassionio di Robert Zongo, un giornalista burkinabé, avvenuto nel dicembre 1998. Sul fratello minore dell’ex dittatore di Ouagadougou pendeva da tempo un mandato d’arresto internazionale con richiesta di estradizione.
E’ evidente che Parigi non avrebbe mai estradato un detenuto in un Paese dove viene applicata ancora la pena capitale, ma ora la Corte d’Appello francese dovrà pronunciarsi circa il rimpatrio forzato di François Compaoré.
Già nel 2015 l’Assemblea nazionale di transizione (CNT), aveva avviato l’esame di una proposta di legge per l’abolizione della pena di morte e il governo di transizione aveva già approvato il testo della norma. Allora come oggi l’abolizione della pena di morte è stata fortemente sostenuta da varie organizzazioni della società civile, nonché dal foro degli avvocati burkinabè. .
Africa ExPress
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