Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 4 maggio 2018
La sinagoga El Ghriba di Gerba, in Tunisia, è la più antica del continete africano ed è uno dei luoghi più sacri del mondo ebraico; in occasione del trentatreismo giorno della pasqua giudaica (pesach) è meta di migliaia di pellegrini ebrei dal mondo intero.
Da sabato scorso i fedeli si sono riversati sull’isola, che in linea d’aria dista poco più di centosettanta chilometri da Tunisi. Enorme lo spiegamento delle forze dell’ordine e i dispositivi di sicurezza messi in campo per proteggere Gerba, i suoi pellegrini e gli ospiti d’onore. E’ ancora vivo nella memoria di tutti il ricordo dell’attentato, rivendicato da al Qaeda, dell’11 aprile 2002 durante il quale persero la vita una ventina di persone, la maggior parte tedeschi .
Mercoledì, 2 maggio, il capo del governo tunisino, Youssef Chahed, con la sua presenza sull’isola, ha voluto lanciare un messaggio di benvenuto ai molti pellegrini, sottolineando che la Tunisia è una terra di pace, dove tutti possono convivere pacificamente e in armonia.
Tra i pellegrini ci sono anche quattrocento israeliani, il governo di Tel Aviv non ha imposto restrizioni di viaggio verso la ex colonia francese. Anche il rabbino Moshe Sebbag della sinagoga “de la Victoire” di Parigi, ha voluto partecipare a questa festività, accompagnato da Hassen Chalghoumi, l’imam di Drancy – una periferia di Parigi – conosciuto per le sue posizioni contro l’integralismo islamico e i suoi rapporti di amicizia con gli ebrei.
I turisti pellegrini sono arrivati da ogni luogo per raggiungere i loro correligionari durante questa importante festività che terminerà il 6 maggio. La leggenda narra che gli ebrei di Gerba siano giunti sull’isola nel 586 a.C. provenienti da Gerusalemme, in fuga dopo la distruzione del primo tempio da parte del babilonese Nabucodonosor. Questi profughi, per lo più della classe sacerdotale, avrebbero portato con sè a Gerba un frammento di pietra dell’antico tempio. Ma non esiste nessun documento storico che lo possa confermare.
Le prime testimonianze della presenza degli ebrei a Gerba, documentate da Tertulliano (scrittore romano e apologeta cristiano), risalgono al secondo secolo.
La sinagoga el-Ghriba è stata per anni il centro di una tra le più fiorenti e attive comunità ebraiche del mondo arabo. Fino al 1967 risiedevano oltre centomila ebrei in Tunisia, oggi sono meno di millecinquecento. Molti hanno lasciato il Paese a causa del contesto economico e politico, e, ovviamente, anche per il conflitto arabo-israeliano, che ha creato qualche problema nei i rapporti tra gli ebrei e i musulmani a Gerba. La maggior parte degli ebrei dell’isola tunisina si è trasferita in Israele, altri in Francia.
Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
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