Speciale per Africa ExPress
Sandro Pintus
Firenze, 24 aprile 2018
Prima o poi doveva succedere. Il miliardario bretone Vincent Bolloré è inciampato sul Togo e sulla Guinea Conakry. La magistratura francese ha interrogato e messo il finanziere sotto custodia tutelare per tangenti pagate dal suo gruppo nel 2010 nei due Paesi africani.
La notizia divulgata dal quotidiano francese Le Monde ha scosso i mercati causando alla Borsa di Parigi in poche ore un crollo dei titoli Bolloré di quasi 7,5 punti percentuali. La sua filiale africana SDV Afrique ha smentito irregolarità nonostante ciò la caduta non si è arrestata.
Con affari in oltre quaranta stati africani dove in molti di questi l’alto livello di corruzione è universalmente riconosciuto è difficile pensare che qualche tangente non sia scappata. L’inchiesta, avviata nel 2014 dal dipartimento di lotta alla corruzione e all’evasione, riguarda le concessioni del porto guineano di Conakry e quello di Lomè in Togo.
Secondo i magistrati di Parigi, Havas, agenzia di comunicazione del Gruppo Bolloré avrebbe aiutato alcuni politici africani alla scalata del potere. Tra questi l’attuale presidente della Guinea, Alpha Condé, che nel 2010 era esilio a Parigi. Havas avrebbe sostenuto la campagna per la sua presidenza e in cambio Condé avrebbe garantito il porto della capitale.
Anche l’odierno presidente togolese Faure Gnassingbé – il cui padre era il dittatore Gnassingbé Eyadéma noto per avere al suo seguito centinaia di danzatrici che cantavano le sue lodi – ha avuto l’ “assistenza” di Havas. Faure diventato amico di Vincent Bolloré, per la sua rielezione nel 2010 sarebbe stato aiutato nella comunicazione dal capo di Havas, Jean-Philippe Dorent.
Secondo l’indice di percezione della corruzione 2017, pubblicato nel febbraio scorso da Transparency international, su 180 paesi la Guinea si piazza al 148° posto mentre il Togo al 117°.
In Italia il “Paperone” francese è andato sotto i riflettori dei media a causa di Vivendi, che detiene quasi il 24 per cento delle azioni Telecom e ha cercato di scalare Mediaset costringendo l’antitrust ad intervenire per bloccare l’arrampicata poco pulita nei confronti del biscione.
Il Bolloré Group è fra i primi 500 gruppi economico-finanziari leader del mondo e le sue aziende sono presenti in 130 Paesi. Havas è uno dei più grandi gruppi di consulenza di comunicazione globale di cui il Gruppo Bolloré, dal 2005, detiene il 60 per cento del capitale. Presente in 100 Paesi è strutturato in due divisioni: Havas Creative Group e Havas Media Group.
Sandro Pintus
sandro.p@catpress.com
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Crediti foto:
– Alpha Condé
Di U.S. Department of State – https://www.flickr.com/photos/statephotos/15490916962/, Pubblico dominio, Collegamento
– Faure Gnassingbé
Di Amanda Lucidon / White House – File:Faure Gnassingbé with Obamas 2014.jpg, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=34985155
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