Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 11 marzo 2018
Ameenah Gurib-Fakim, presidente dello Stato insulare Mauritius, implicata in uno scandalo finanziario, è costretta a dare le dimissioni, che presenterà lunedì, 12 marzo, in occasione della festa dell’indipendenza, ottenuta cinquant’anni fa dalla Gran Bretagna.
La Repubblica Mauritius è una democrazia parlamentare. In base alla Costituzione il governo è responsabile nei confronti dell’Assemblea nazionale, che elegge il presidente. Dunque la funzione della Gurib-Fakim, in carica dal 2015, è puramente rappresentativa.
La presidente, una biologa di fama internazionale è la prima donna nella storia dell’Isola di Mauritius ad aver occupato quella poltrona. La signora Gurib-Fakim è sotto forte pressione dal 28 febbraio, data nella quale l’Express, un quotidiano locale, ha pubblicato gli estratti bancari che dimostrano come la prima donna del Paese abbia utilizzato una carta di credito del Planet Earth Institute, un’Organizzazione non governativa con base a Londra, per fini personali.
Tale ONG è finanziata dal miliardario angolano Alvaro Sobrinho, molto vicino al potere di Luanda, ma indagato sia in Svizzera che in Portogallo, perché accusato di aver sottratto oltre seicento milioni di dollari al Banco Espirito Santo Angola che ha diretto fino al 2012. E proprio a metà febbraio di quest’anno il nuovo presidente angolano, João Lourenço, aveva firmato una sanatoria dalla durata i sei mesi per far rientrare i capitali depositati in modo fraudolento su conti all’estero (https://www.africa-express.info/2018/02/21/angola-sanatoria-per-far-rientrare-nel-paese-capitali-trasferiti-allestero/).
Secondo l’Express, la presidente avrebbe utilizzato la carta di credito per acquisti personali all’estero per venticinquemila euro, forse più. Il governo mauriziano ha subito condannato con forza il fatto che la scienziata abbia rapporti con Sobrinhio e la sua ONG.
In un primo momento la presidente ha cercato di difendersi, ma quando si è vista abbandonata dal primo ministro, Pravind Jugnauth e da tutto il governo, ha cambiato idea e ha accettato di lasciare la presidenza.
La Repubblica di Mauritius si trova nell’Oceano indiano, a cinquecentocinquanta chilometri a est del Madagascar. Oltre all’isola principale Mauritius, comprende anche le Agalega, Cargados Carajos e Rodrigues.
Mauritius non ha una lingua ufficiale; quella maggiormente parlata è il creolo mauriziano, basato sul francese, con influssi sudafricani, inglesi e indiani, mentre gli atti parlamentari vengono redatti in inglese, essendo stata una ex colonia britannica. Solo il quattro per cento della popolazione è francofona.
Non esiste nemmeno una religione di Stato, quella più praticata è l’induismo. Questo perché il settanta per cento della popolazione è di origine indiana, pronipoti di immigrati portati dagli inglesi durante il periodo coloniale.
Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes
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