Speciale per Africa ExPress
Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 8 marzo 2018
Diciotto ranger del parco nazionale Kahuzi-Biega, un’area naturale protetta che si trova nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo, sono stati sequestrati lunedì scorso da un gruppo di maï-maï Raia Mutombok.
Il fatto è avvenuto a Nzovu, nel territorio di Shabunda, nel Sud-Kivu. Gli ostaggi – nove guardiani e nove amministrativi – si trovavano nel parco per un inventario di routine dei gorilla di montagna, che vivono in quest’area protetta. Grazie alla presenza di questi esemplari molto rari – ormai ne sono rimasti solo deucentocinquanta – il Kahuzy-Biega è stato incluso tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO nel 1980 quando lì vivevano ben seicento individui. Ma il conflitto interno che ha colpito la parte orientale della ex colonia belga, è penetrata anche nel parco: incendi e bracconaggio hanno ucciso buona parte di questi quadrumani.
Kashombana Bin-Saleh, amministratore di Shabunda, ha fatto sapere che gli ostaggi sono in buona salute e stanno bene; i negoziati per la loro liberazione inizieranno non appena giungerà sul posto un team di responsabili del parco. Secondo alcune indiscrezioni sembra che i rapitori abbiano chiesto un’ingente somma di denaro per il rilascio dei diciotto impiegati.
Si punta il dito sui mai mai – milizie tradizionali che combattono dopo essere stati sottoposti a iniziazioni magiche ed esoteriche – sono stati molto attivi nella seconda guerra del Congo. Ma le loro tracce si possono già osservare nelle guerre seguite all’indipendenza, raggiunta nel 1960. Allora li chiamavano simba, cioè leoni in swahili. Mai Mai vuol dire acqua. I miliziani credono infatti che le pallottole dei nemici a contatto con la loro pelle si trasformino in acqua e quindi non li uccidano. Da tempo sono ricomparsi e sono responsabili di molti massacri avvenuti in tutto il Kivu negli ultimi tempi. (http://www.africa-express.info/2016/12/20/congo-kabila-si-incolla-alla-poltrona-e-la-gente-scende-di-nuovo-piazza-almeno-20-morti/)
Quasi quattro anni fa è stato ferito gravemente Emmanuel de Merode, direttore del parco Virunga. https://www.africa-express.info/2014/04/15/attentato-emmanuel-de-merode-il-difensore-dei-gorilla-quattro-proiettili-pancia/. I rangers dei Parchi nazionali camerunensi rischiano la loro vita ogni giorno pur di proteggere l’immenso patrimonio faunistico.
Al governo di Kinshasa poco importa delle bellezze naturali del Paese. Secondo alcuni media, il presidente della ex colonia belga, Jospeh Kabila avrebbe autorizzato la prospezione di giacimenti petroliferi all’interno del parco nazionale Parco nazionale Salonga. (https://www.africa-express.info/2018/02/19/congo-k-guerra-etnica-nel-nord-est-e-si-cerca-petrolio-un-parco-protetto-dallunesco/)
Cornelia I. Toelgyes
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