Altri due soldati francesi della missione antiterrorismo saltano su una mina in Mali

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Due soldati della missione Barkhane francese, morti sul loro blindato

Africa ExPress
Bamako, 23 febbraio 2018

Erano di pattuglia tra Gao et Ménaka, quando il loro blindato è esploso, perché ha sfiorato una mina artigianale. Due soldati della missione francese Barkhane, attiva non solo nel Mali, bensì in tutto il Sahel, sono morti sul colpo, mentre un terzo è stato ferito. Dal 2013 ad oggi sono deceduti ventuno militari francesi nel Sahel.

La Francia ha lanciato dapprima l’operazione “Sangaris” nel solo Mali, poi, per contrastare il terrorismo in tutto il Sahel, nel 2014 è stata sostituita dalla missione Barkhane, con base a N’Djamena, la capitale del Ciad. In Mali sono stanziati millesettecento uomini, per lo più a Gao, altri militari francesi si trovano a Kidal e a Tessalit, nel nord-est del Paese.

Due soldati della missione Barkhane francese, morti sul loro blindato
Due soldati della missione Barkhane francese, morti sul loro blindato

La missione francese è dotata di otto Mirage 2000 a Niamey e N’Djamena, diciasette elicotteri da ricognizione Reaper, da sei a dieci aerei da trasporto, trecento veicoli logistici e trecento blindati.

Il presidente francese, Emmanuel Macron, nell’esprimere le sue condoglianze alle famiglie dei due soldati deceduti in Mali, ha sottolineato che nelle ultime settimane le sue truppe hanno ucciso alcune decine di terroristi.

 Nel 2012 oltre la metà del nord del Mali era sotto il controllo dei gruppi jihadisti. Solo con l’arrivo nel 2013 del contingente internazionale della missione MINUSMA, in gran parte dell’aerea è stata ristabilita l’autorità del governo. Diverse zone sfuggono ancora al controllo delle truppe maliane e internazionali, malgrado sia stato firmato nel giugno 2015 il “Trattato per la pace e la riconciliazione nel Mali”. (http://www.africa-express.info/2015/06/24/firmato-laccordo-di-pace-mali-anche-dai-ribelli-maggioranza-tuareg/).

Tale accordo ha incontrato e incontra tutt’ora non poche difficoltà per decollare. Tutto il Sahel è ancora in subbuglio. Gli attacchi terroristi si susseguono, specie nelle zone di frontiera (http://www.africa-express.info/2017/03/24/sequestrato-cittadino-francese-nellest-del-ciad-al-confine-con-il-darfur/), malgrado la presenza dei caschi blu in Mali e dell’Operazione francese Barkhane.

Anche il nuovo contingente tutto africano, Force G5 Sahel, stenta ad essere operativo, in parte per la mancanza di fondi; secondo alcune indiscrezioni l’UE dovrebbe raddoppiare il suo contributo. Finora Bruxelles aveva stanziato cinquanta milioni di euro, dunque, secondo quanto si apprende, il contributo ora dovrebbe essere di cento milioni, cifra che sarà confermata nelle prossime ore. https://www.africa-express.info/2017/12/13/al-via-la-missione-congiunta-di-5-paesi-del-sahara-contro-il-terrorismo/

Africa ExPress

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