AFRICA

E’ morto Hugh Masekela, con la sua musica combatteva l’apartheid

Africa ExPress
Pretoria, 23 gennaio 2018

Ci ha lasciato bra Hugh, fratello Hugh, come veniva affettuosamente chiamato nel suo Paese.  Il più noto e amato musicista del Sudafrica e leggendario trombettista Hugh Masekela, nato il 4 aprile 1939 a Witbank, è morto oggi, all’età di settantotto anni, dopo aver lottato a lungo contro un cancro alla prostata, che gli fu diagnosticato dieci anni fa.

Hugh Masekela, musicista sudafricano deceduto oggi

Dallo scorso ottobre Masekela non è più apparso in pubblico, tutti i suoi concerti sono stati cancellati dopo un deciso improvviso peggioramento del suo stato di salute.

La nazione tutta piange questo straordinario musicista, che, ha iniziato a suonare all’età di quattordici anni e che in poco tempo è diventato un componente indispensabile della scena dello jazz degli anni cinquanta a Johannesburg, come uno dei pilastri del gruppo “The Jazz Epistles”.

Negli anni sessanta Masekela è andato in esilio in Grand Bretagna e negli Stati Uniti d’America, dove ha collaborato con Harry Belafonte; ha saputo utilizzare la musica anche come mezzo di sensibilizzazione contro l’apartheid. Nel 1968 è salito nelle classifiche internazionali con “Grazing in the Grass” . Ha collaborato con star come Paul Simon ed è stato sposato per due anni con la famosa attivista e cantante sudafricana Miriam Makeba.

Da sinistra a destra: Hugh Masekela, Miriam Makeba, Nelson Mandela, Paul Simon,  Whoopi Goldberg e Pik Botha

Hugh ha sempre combattuto per la libertà, per i diritti democratici nel suo Paese e in questa lotta utilizzava come armi le note musicali. Una delle sue canzoni era diventato l’inno internazionale anti-apartheid: “Bring him back home”, canto dedicato alla liberazione di Nelson Mandela.

In un breve comunicato la famiglia ha fatto sapere: “Hugh sarà ricordato da milioni di persone in tutti sei continenti per il suo contributo globale come attivista in campo musicale, teatrale, nelle arti in genere”.

Africa ExPress

 

 

maxalb

Corrispondente dall'Africa, dove ho visitato quasi tutti i Paesi

Recent Posts

La pace può attendere: bloccati colloqui tra Congo-K e Ruanda

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 21 dicembre 2024 Niente pace – almeno per…

20 ore ago

Il piano espansionista di Netanyahu vaneggia un Grande Israele

Dalla Nostra Inviata Speciale EDITORIALE Federica Iezzi Gaza City, 20 dicembre 2024 In Medio Oriente…

2 giorni ago

La guerra in Ucraina non dipende solo dall’invasione russa

Speciale Per Africa ExPress Raffaello Morelli Livorno, 12 dicembre 2024 (1 - continua) Di fronte…

3 giorni ago

Benin, pannelli solari a gogo rendono energicamente indipendente la nuova avveniristica struttura sanitaria

Africa ExPress Cotonou, 18 dicembre 2024 Dall’inizio di settembre 2024 è attivo il Centro Ostetrico…

4 giorni ago

Sul potere dei maratoneti africani non tramonta mai il sole: dall’Arabia alla Europa alla Cina

Dal Nostro Corrispondente Sportivo Costantino Muscau 17 dicembre 2024 Un festival panafricano. In Arabia, Europa,…

5 giorni ago

Maschi impotenti e aborti spontanei: in Namibia popolazione avvelenata da discarica delle multinazionali

Speciale per Africa ExPress Sandro Pintus 16 dicembre 2024 Due multinazionali sono responsabili della disfunzione…

6 giorni ago