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Amnesty, l’attivista anti-apartheid sudafricano Kumi Naidoo nuovo segretario generale


Speciale per Africa ExPress
Sandro Pintus
Firenze, 23 dicembre 2017

Kumi Naidoo, 52 anni, è stato nominato Segretario generale di Amnesty International. Naidoo, da agosto 2018, guiderà il più grande movimento per i diritti umani del mondo. Leader della società civile sudafricana, ambientalista e attivista per i diritti umani è direttore esecutivo dell’ong Greenpeace.

Kumi Naidoo nel 2012 a simposio di St. Gallen, in Svizzera

Il nuovo leader di Amnesty succede all’indiano Salil Shetty che dal 2010, per due mandati, è stato alla guida della grande organizzazione. “Le campagne di Amnesty International per la giustizia e l’uguaglianza oggi sono più urgenti che mai – ha detto Kumi dopo la nomina – e sono onorato di guidare l’organizzazione in questi tempi difficili”. Il nuovo segretario generale di Amnesty è il primo sudafricano ad avere la carica nella organizzazione non governativa britannica.

Kumi ha una laurea in Giurisprudenza e Scienze politiche e un dottorato in Politica all’Università di Oxford. Negli anni Settanta e Ottanta ha combattuto contro l’apartheid in Sud Africa con l’organizzazione Helping Hands Youth Organisation.

È stato presidente del Global Call for Climate Action, una rete di oltre 400 ong impegnate su temi ambientalisti e di assistenza, religiosa, sindacale e scientifica; presidente fondatore del Global Call to Action against Poverty e Segretario generale e amministratore delegato di Civicus, World Alliance for Citizen Participation.

Manifestazione di Amnesty International contro il carcere di Guantanamo

Al momento, in Sudafrica, presiede tre nascenti organizzazioni: Africans Rising for Justice, Peace and Dignity (Africani verso la giustizia, pace e dignità); la Campaign for a Just Energy Future (Campagna per un futuro di energia giusta) e il Global Climate Finance Campaign (Campagna per sovvenzionare il clima globale). La sua nuova carica avrà la durata di quattro anni.

Il continente africano certo non brilla per il rispetto dei diritti umani. Nell’ultimo rapporto di Amnesty vengono messi in evidenza arresti arbitrari di massa, esecuzioni extragiudiziali, tortura e detenzioni in incommunicado. La conferenza Africa-EU dello scorso novembre e quella di Abidjan, in Costa d’Avorio, tra Unione africana e UE di dicembre, hanno sottolineato l’importanza del rispetto dei diritti dell’uomo per arrivare a una cooperazione utile tra i due continenti.

Amnesty International è stata fondata nel 1961 dall’avvocato inglese Peter Benenson. Attiva il 150 Paesi ha oltre sette milioni di sostenitori. Lo scopo dell’ong è la promozione del rispetto dei diritti umani sanciti nella Dichiarazione universale dei diritti umani e la prevenzione delle sue violazioni. Nel 1977 Amnesty ha ricevuto il Nobel per la pace e nel 1978 il Premio delle Nazioni Unite per i diritti umani.

Sandro Pintus
sandro.p@catpress.com
Twitter: @sand_pin

Crediti foto:
– Kumi Naidoo
Di International Students’ Committee – International Students’ Committee, CC BY-SA 3.0, Collegamento

– Manifestazione contro in carcere di Guantanamo
Di CeresnetOpera propria, CC BY-SA 3.0, Collegamento

Sandro Pintus

Giornalista dal 1979, ha iniziato l'attività con Paese Sera. Negli anni '80/'90 in Africa Australe con base in Mozambico e in seguito in Australia e in missioni in Medio Oriente e Balcani. Ha lavorato per varie ong, collaborato con La Repubblica, La Nazione, L'Universo, L'Unione Sarda e altre testate, agenzie e vari uffici stampa. Ha collaborato anche con UNHCR, FAO, WFP e OMS-Hedip.

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