Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 22 dicembre 2017
Mercoledì scorso il Parlamento di Kampala ha abolito la legge che poneva il limite di età a settantacinque anni del candidato alla presidenza del Paese. Yoweri Museveni, il settantatreenne presidente dell’Uganda, al potere dal 1986, era riuscito già nel 2005 a far apportare delle modifiche alla Costituzione; allora era stato rimosso il limite di due soli mandati presidenziali.
L’emendamento votato ieri a grande maggioranza (trecentoquindici voti a favore, contro sessantadue contrari e solo due astensioni) dopo tre giorni di accesi dibattiti in aula, permette ora alla vecchia volpe di presentarsi alla prossima tornata elettorale e forse anche ad un’altra ancora. E come nel 2005, Musseveni ha sottolineato più volte anche ora che il Parlamento è indipendente, rispetta assolutamente la volontà del popolo.
Mentre era ancora in atto la discussione nella Camera, ad alcuni deputati non è stato permesso di entrare. Due di loro sono stati fermati e portati via dalle forze dell’ordine. Entrambi, convinti oppositori di questa nuova legge, stavano per consegnare a Rebecca Kadaga, speaker del Parlamento ugandese, un ordine di comparizione in Tribunale per le 14.00 dello stesso pomeriggio, per la sospensione irregolare di sei deputati. Lunedì scorso la Kadaga aveva sospeso sei membri per cattiva condotta, tutti contrari all’abolizione del limite di età.
La proposta legislativa volta ad emendare la Costituzione, è stata sottoposta al Parlamento la prima volta il 4 ottobre scorso da un fedelissimo del presidente. Ne sono seguiti due giorni di accesi e scontrosi dibattiti. Il secondo giorno sono stati portati via con la forza almeno venticinque deputati, sospesi dalla speaker per cattiva condotta. Alcuni parlamentari sostengono che il personale addetto alla sicurezza che ha fatto irruzione nella Camera quel giorno, fossero militari di un corpo d’élite
Il progetto di legge adottato ieri, reintroduce il limite di due mandati presidenziali, ma questa clausola entrerà solamente in vigore dopo le prossime votazioni; grazie all’introduzione di questo paragrafo, Museveni potrà ricandidarsi altre due volte. Inoltre, l’incarico parlamentare dei deputati e dello stesso presidente prevede un estensione del mandato di due anni, vale a dire dai cinque di ora a sette anni. Dunque la prossima tornata elettorale è prevista per il 2023 e non più nel 2021 come stabilito precedentemente.
Rogers Mulindwa, portavoce del partito al potere, “Movimento per la resistenza nazionale” (NRM) ha precisato che la legge ha subito delle modifiche per le discriminazioni basate sull’età.
Mentre Nicholas Opiyo, avvocato e difensore dei diritti umani, ha puntualizzato: “Questo emendamento rappresenta un’inversione per quanto concerne il processo di democratizzazione dell’Uganda. Abolire il limite di età, significa dare ampio spazio ad un regime autocratico e dittatoriale. In un Paese, dove persino gli osservatori internazionali affermano che le elezioni non rispecchiano la libera volontà delle persone, il limite di età era l’unica ancora di salvezza rimasta per mandare a casa Museveni”.
Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes
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