Africa ExPress
Kinshasa, 8 dicembre 2017
Quattordici caschi blu della Missione dell’Organizzazione delle Nazioni unite per la stabilizzazione nella Repubblica democratica del Congo (MONUSCO) e cinque militari congolesi sono stati barbaramente ammazzati ieri sera durante un attacco alla base delle forze dell’ONU di Semuliki, nel territorio di Beni, nel nord Kivu. Probabilmente gli aggressori siano membri delle Forces démocratiques alliées (ADF).
Durante i violenti combattimenti sono stati feriti cinquantatrè caschi blu. MONUSCO, nel suo comunicato sulla sua pagina ufficiale non ha rilasciato altri dettagli finora, nemmeno la nazionalità di soldati dell’ONU uccisi. Ma Gilbert Kambale, presidente di un gruppo di attivisti con sede a Beni, ha fatto sapere che sarebbero tutti di nazionalità tanzaniana.
Secondo Kambale, l’attacco è avvenuto a cinquanta chilometri a nord-est dalla città di Beni, sulla strada che porta verso il confine con l’Uganda, dove, nel mese di ottobre, hanno trovato la morte ben ventisei persone.
MONUSCO è attiva nel Congo-K dal 2010. Da allora sono morte ben novantatrè persone inquadrate nella missione: militari, forze di polizia e personale civile.
La situazione nella ex colonia belga peggiora di giorno in giorno. Le violenze si susseguono e la popolazione è costretta a fuggire. (http://www.africa-express.info/2017/12/06/congo-k-popolazione-fuga-dalle-violenza-e-il-governo-arruola-ex-ribelli/).
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