AFRICA

Jacob Zuma vuole passare lo scettro del Sudafrica all’ex moglie


Speciale per Africa ExPress
Sandro Pintus
Firenze, 4 dicembre 2017

Il presidente Zuma deve aver imparato dal vecchio dittatore dello Zimbabwe, Robert Mugabe, da poco caduto in disgrazia perché voleva “cedere lo scettro” alla First lady Grace. Anche l’attuale Capo dello stato del Sudafrica, ha intenzione di passare il comando a Nkosazana Dlamini-Zuma, ex seconda moglie delle quattro attuali consorti del presidente.

Zuma, amico della famiglia Mugabe, si sta muovendo affinché Nkosazana, dalla quale si è separato nel 1998, diventi Presidente della Repubblica sudafricana. E i primi passi sono già stati fatti con successo. Lo scorso 1° dicembre l’African national congress (Anc), il partito al potere dalla presidenza di Nelson Mandela, nella provincia di Mpumalanga, nel nord est del Paese, l’ha scelta come candidata che sostituisce Jacob Zuma alla leadership del partito.

Nkosazana Dlamini-Zuma e Jacob Zuma

La conferma della sua candidatura alla presidenza della repubblica si avrà al 54° Congresso del partito che si tiene dal 16 al 20 dicembre a Gauteng, la più ricca provincia del Paese africano. Se Dlamini-Zuma diventa presidente dell’Anc potrà candidarsi alle elezioni politiche del 2019.

Nkosazana Dlamini-Zuma, medico di 68 anni, è una donna che ha avuto cariche istituzionali di alto livello e ha notevole esperienza politica. Durante la presidenza di Nelson Mandela, dal 1994 al 1999 è stata ministro della Salute e dopo con Thabo Mbeki e Kgalema Motlanthe che seguirono a Madiba, ha avuto il dicastero degli Esteri fino al 2009. Con la presidenza dell’ex marito, ha avuto il ministero degli Interni e nel 2012 è stata la prima donna eletta come presidente dalla Commissione dell’Unione africana.

Certo niente a vedere con l’arrogante Grace Mugabe, chiamata Gucci Grace  per la grande disinvoltura nello scialacquare denaro pubblico dello Zimbabwe ridotto alla fame. Indica però la continua involuzione della politica africana degli ultimi decenni che cede sempre più spazio al nepotismo divenuto nel continente nero (e non solo) ormai il modo comune di governare.

Mappa del Sudafrica

L’attuale presidente sudafricano Zuma, in carica dal 2009, durante il suo mandato è stato condannato per aver utilizzato fondi pubblici per ristrutturare il suo compound nella provincia sudafricana del KwaZulu-Natal e ha collezionato 783 accuse che vanno dalla corruzione al riciclaggio di denaro, dall’evasione fiscale ai traffici illeciti. Un po’ troppo per un Capo di stato, motivo per il quale l’opposizione ne chiede l’impeachment senza riuscirci.

Con l’elezione alla presidenza di Nkosazana, Jacob Zuma teoricamente si garantirebbe la continuazione della sua politica e dei suoi affari. Bisogna però vedere se l’Anc accetta questo “passaggio di potere” all’ex moglie o se reagisce con un rifiuto come ha fatto lo Zanu-Pf, il partito di Robert Mugabe in Zimbabwe. E se, una volta eletta, Nkosazana permetterà all’ex marito di continuare a fare ciò che vuole.

Sandro Pintus
sandro.p@catpress.com
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Crediti immagini:
-Mappe sudafrica
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Di KeepscasesOpera propria, CC BY-SA 3.0, Collegamento

Sandro Pintus

Giornalista dal 1979, ha iniziato l'attività con Paese Sera. Negli anni '80/'90 in Africa Australe con base in Mozambico e in seguito in Australia e in missioni in Medio Oriente e Balcani. Ha lavorato per varie ong, collaborato con La Repubblica, La Nazione, L'Universo, L'Unione Sarda e altre testate, agenzie e vari uffici stampa. Ha collaborato anche con UNHCR, FAO, WFP e OMS-Hedip.

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