AFRICA

Panama Papers 1: Mozambico, coinvolti ministri e generali nel saccheggio di pietre preziose

Speciale per Africa ExPress
Sandro Pintus
Firenze, 24 ottobre 2017

Almeno sette tra politici, militari di alto rango e personaggi collegati al Frelimo – il partito al potere dall’indipendenza dell’ex colonia portoghese – risultano coinvolti nei Panama Papers.

È quanto emerge dall’indagine “The plunder route to Panama” (La rotta del saccheggio per Panama) pubblicata da un gruppo di reporter investigativi africani del Consorzio di giornalismo investigativo del Togo (Cojito) che ha lavorato sui documenti di Panama Papers. L’indagine svela l’evasione erariale dei personaggi coinvolti nell’inchiesta con fondi trasferiti in paradisi fiscali.

Il consorzio di giornalisti espone un elenco di sette paesi nei quali gli oligarchi monopolizzano la ricchezza nazionale e trasferiscono il maltolto a conti bancari off-shore tra cui Panama.

Nel documento di trenta pagine del Cojito, oltre al Mozambico, i reporter hanno indagato anche su Togo, Repubblica Democratica del Congo, Ruanda, Burundi, Sudafrica e Botswana.

I personaggi mozambicani coinvolti

La figura più conosciuta è senza dubbio quella del generale in pensione Joaquim Alberto Chipande. Già ministro della Difesa, ex guerrigliero della lotta di liberazione, è conosciuto come colui che ha sparato il primo colpo della lotta di indipendenza dal Portogallo.

Il generale Raimundo Pachinuapa è stato comandante durante la lotta di liberazione. Deputato al parlamento è autore di diversi libri sulla storia dell’indipendenza del Paese. Grande alleato di Chipande, è stato governatore di Cabo Delgado durante la presidenza di Samora Machel e membro del Comitato politico del Frelimo, rieletto nel 2012. Oggi è imprenditore nel settore delle pietre preziose.

Josè Pacheco, ministro dell’Agricoltura e il generale Joaquim Alberto Chipande

Nell’elenco figura anche il generale Lagos Lidimo. L’alto ufficiale lo scorso gennaio è stato nominato responsabile dei servizi informativi e di sicurezza mozambicani (SISE) dal presidente della Repubblica Filipe Nyusi. Lidimo ex combattente nella lotta di liberazione nel Frelimo, durante gli anni della guerra civile contro la Resistenza nazionale mozambicana (Renamo, che oggi maggior partito di opposizione del Paese), era a capo dei servizi segreti militari.

Mappa del Mozambico

José Pacheco è l’attuale ministro dell’Agricoltura. Ex governatore di Cabo Delgado è stato ministro dell’Interno durante la presidenza di Armando Guebuza e, quando nel 2005 si insediò nel dicastero, promise “lotta senza quartiere” alla corruzione della polizia.

Oltre ai quattro nomi eccellenti nel documento del Cojito si trovano anche Felício Zacarias, agronomo, ex ministro dei Lavori pubblici durante il primo governo Guebuza e governatore delle province di Manica e Sofala durante due mandati del presidente Joaquim Chissano; David Simango, ex governatore del Niassa, poi ministro della Gioventù e dello sport e dal 2008 sindaco di Maputo e Lukman Assada Amane, avvocato legato al Frelimo, che con la sua azienda, la SLR, è partner dell’australiana Mustang.

Maxime Domegui, presidente del Cojito è tra gli autori dell’indagine: “Quando si parla di evasione fiscale, di solito pensiamo alle multinazionali straniere che vengono a fare una fortuna in Africa. Questa ricerca mostra in che misura gli oligarchi africani sono complici nel saccheggio del continente”.

Il rapporto Cojito sottolinea che in particolare la più grande concessione di estrazione di rubini nella provincia di Cabo Delgado, in parte di proprietà del generale Pachinuapa, verosimilmente non ha pagato le tasse dovute allo Stato. E una montagna piuttosto alta di dollari è svanita nel nulla senza lasciare tracce.

Sandro Pintus
sandro.p@catpress.com
Twitter: @sand_pin
(1/3 – continua)

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Sandro Pintus

Giornalista dal 1979, ha iniziato l'attività con Paese Sera. Negli anni '80/'90 in Africa Australe con base in Mozambico e in seguito in Australia e in missioni in Medio Oriente e Balcani. Ha lavorato per varie ong, collaborato con La Repubblica, La Nazione, L'Universo, L'Unione Sarda e altre testate, agenzie e vari uffici stampa. Ha collaborato anche con UNHCR, FAO, WFP e OMS-Hedip.

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