Africa ExPress
Dodoma, 10 luglio 2017
La Tanzania ha cambiato la legislazione mineraria. Lo ha confermato il presidente del Paese, John Magufuli, questo lunedì. “Dobbiamo trarre beneficio dai minerali che Dio ci ha concesso e perciò dobbiamo salvaguardare le nostre ricche risorse naturali, assicurandoci che i nostri pozzi non vengano svuotati lasciandoci a mani vuote”, ha sottolineato oggi il presidente durante discorso nel suo villaggio natale, nel distretto di Chato, nel nord-ovest dell’ex protettorato britannico.
Con le nuove normative, il governo avrà una partecipazione del sedici percento in tutti i progetti minerari; tutte le royalities sull’esportazione di oro, platino, rame e argento subiranno un aumento del due per cento.
E con oggi non saranno più rilasciate nuove concessioni, finchè Dodoma non avrà ridiscusso e rivisto tutte le autorizzazioni rilasciate agli investitori stranieri.
La questione delle miniere è stato uno dei cavalli di battaglia durante la campagna elettorale di Magufuli, eletto presidente nel 2015 (http://www.africa-express.info/2015/10/31/caos-elezioni-in-tanzania-annullate-a-zanzibar-lopposizione-denuncia-brogli/).
Le grandi società operanti in Tanzania, in particolare la Acacia mining ltg, con sede a Londra, si sono scontrati fortemente con il governo, ancor prima che i nuovo decreti venissero promulgati, specie dopo la decisione del presidente, presa lo scorso marzo, di bloccare tutte le esportazioni di oro e rame e di costruire delle fonderie nel Paese. Solo a fine maggio Magufuli aveva silurato Sospeter Muhongo, ministro delle Miniere, per mancata sorveglianza delle esportazioni (http://www.africa-express.info/2017/05/25/esportazione-illegale-doro-il-presidente-della-tanzania-silura-il-ministro-delle-miniere/). Acacia e il suo maggiore azionista, la Barrick Gold Corp, sono inoltre accusati di evasione fiscale. Pochi giorni fa la società ha fatto sapere che la delicata questione sarà esaminata da un arbitrato internazionale.
Le previste maggiori entrate dovrebbero servire per migliorare la qualità di vita della popolazione.
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