Africa ExPress
Maseru, 5 giugno 2017
La popolazione del regno del Lesotho è stata nuovamente chiamata alle urne sabato. Si tratta della terza tornata elettorale dal 2012.
Malgrado il freddo, la partecipazione al voto è stata elevata. Davanti ai seggi si sono formate lunghe code già di primo mattino. Secondo la Commissione elettorale gli aventi diritto al voto erano 1,2 milioni, su una popolazione totale di 2,13 milioni. Il conteggio è già iniziato alle prime ore di domenica mattina, ma ci vorranno diversi giorni prima di avere i risultati definitivi.
Naturalmente il premier uscente, Pakalitha Mosisili, ormai settantaduenne, si è candidato nuovamente. Ha guidato il Paese già ben due volte, dal 1998 al 2012, poi è stato rieletto nel 2015 (http://www.africa-express.info/2015/03/06/il-lesotho-volta-pagina-alle-elezioni-generali-vince-lopposizione/).
Il maggiore avversario di Mosisli è il settantasettenne Thomas Thabane, del partito all’opposizione All Basotho Convention (ABC). Il governo di Thabane è stato rovesciato nel 2014 da un colpo di Stato. (http://www.africa-express.info/2014/08/30/colpo-di-stato-lesotho-il-primo-ministro-fuga-sudafrica/)
Allora il vecchio leader si era rifugiato in Sudafrica dove è rimasto due anni. Ha fatto ritorno nel regno solamente a febbraio per preparare la sua candidatura e sembra proprio lui il favorito di queste elezioni anticipate.
All’inizio di marzo il primo ministro, Mosisili, leader del partito Democratic Congress e capo della coalizione al governo, era stato sfiduciato dall’Assemblea nazionale. Tutti si aspettavano le dimissioni del premier, per lasciare l’incarico a Monyane Moleleki, anche lui da molti anni sulla scena politica del piccolo Paese dell’Africa australe, visto che il Parlamento aveva votato in tal senso. Moleleki è stato ministro degli Interni fino al 2016 e numero due del Democratic Congress. All’inizio dell’anno ha lasciato però il partito per fondarne uno nuovo, il Alliance of Democrats.
Il sovrano dell’enclave sudafricana, Letsie III, a questo punto ha dovuto sciogliere la Camera dei deputati e indire nuove elezioni. Lesotho è una monarchia parlamentare. Nell’Assemblea nazionale vi sono membri elettivi di partiti riconosciuti dallo Stato, ma vi risiedono anche alti gradi militari, capi tribali e rappresentanti delle minoranze etniche.
Il Paese necessita di un governo forte e stabile, che sappia apportare riforme urgenti, visto l’elevato tasso di disoccupazione e un’economia totalmente dipendente dal Sudafrica. Inoltre il 22,7 per cento della popolazione adulta è affetta da infezione da HIV / AIDS.
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