Forbes fa la classifica dei dieci paperoni d’Africa. Una donna all’ottavo posto

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Isabel dos Santos, all'insediamento come presidente della Sonangol, la compagnia petrolifera angolana
Isabel dos Santos, all'insediamento come presidente della Sonangol, la compagnia petrolifera angolana

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Speciale per Africa ExPress
Sandro Pintus
Firenze, 3 giugno 2017

L’Africa è povera, o almeno così la vediamo, ma pochi sanno che la ricchezza di soli 50 miliardari africani ammonta a 96,5 miliardi di USD. Forbes, rivista statunitense di economia e finanza fondata nel 1917, ha redatto una classifica degli africani più ricchi. Tra questi paperoni troviamo il re del Marocco, tre sono sudafricani bianchi, due egiziani, due nigeriani, un algerino e anche una donna: la figlia del presidente dell’Angola.

Aliko Dangote
L’uomo più ricco d’Africa è il nigeriano Aliko Dangote con un patrimonio netto di 16,4 miliardi di dollari derivanti vari settori dall’industria e dei servizi: dal cemento agli immobili, dalla farina al sale, dalle bevande ai fertilizzanti, dalle telecomunicazioni al gas, dall’acciaio allo zucchero. È proprietario del Dangote Group che opera oltre che in Nigeria, in Benin, Etiopia, Senegal, Camerun, Ghana, Sudafrica, Togo, Tanzania e Zambia.

Nicky Oppenheimer
Il secondo posto per ricchezza spetta all’imprenditore sudafricano Nicholas Oppenheimer. Conosciuto come “Nicky”, il miliardario con un patrimonio di 6.6 miliardi di usd è il maggiore azionista della multinazionale dei diamanti De Beers, insieme di imprese che si occupa di ricerca, lavorazione e vendita di diamanti. Nicky è anche azionista di maggioranza della compagnia mineraria Anglo American plc una delle più maggiori società minerarie del pianeta e socio di diverse imprese minerarie minori.

Cristoffel Wiese
Anche il quarto posto nella classifica dei primi dieci miliardari d’Africa è di un sudafricano bianco: Cristoffel Wiese. Con un patrimonio netto di 6,5 miliardi di USD suo settore è la vendita al dettaglio attraverso la Steinhoff International, una holding che opera in Europa, Asia Africa, Stati Uniti e Australia con circa 6.000 punti vendita e 90mila addetti. Steinhoff in Africa include marchi come HiFi Corp, Pennypinchers, Timbercity, Pep, Ackermans, Shoe City, Incredible Connection e Unitrans con oltre 4.300 punti vendita in quasi tutta l’Africa australe e la Nigeria.

Johann Rupert
È un sudafricano bianco anche Johann Rupert, che troviamo al quarto posto con 6,3 miliardi di USD. Erede del magnate sudafricano Anton Rupert è presidente della Compagnie Financiere Richemont con sede in Svizzera famosa per la vendita di marchi di lusso tra cui Cartier e Mont Blanc.

È anche presidente della Remgro, una società di investimento con interessi nel settore bancario, servizi finanziari, settore degli imballaggi, prodotti in vetro, servizi medici, miniere, petrolio, bevande, alimenti e prodotti per la cura personale.

Mohammed VI
Il re del Marocco Mohammed VI si trova al quinto posto con beni per 5.7 miliardi di USD. Diciottesimo sovrano della dinastia alawide è al trono dal 1999 dopo la morte del padre Hassan II. Dal genitore ha ereditato la Société Nationale d’Investissement (SNI) grande holding privata marocchina di proprietà principalmente della famiglia reale.

La SNI opera in diversi settori: dalle banche alle telecomunicazioni, dall’energia rinnovabile alle miniere, dall’industria alimentare ai supermercati. Sta investendo in vari Paesi africani tra i quali Camerun, Costa d’Avorio, Ruanda e Gabon.

Nassef Sawiris
L’egiziano Nassef Sawiris occupa la sesta posizione della classifica di Forbes con un reddito netto di 4,9 miliardi di USD. Dal 1998 è amministratore delegato di Orascom Construction Industries (OCI), con sede al Cairo, in Egitto. La OCI è la prima corporation multinazionale egiziana e fornitore leader nel settore ingegneristico e nelle costruzioni oltre che maggior produttore di fertilizzanti.

La società è stata la prima multinazionale del Paese nordafricano ed è una delle principali società del gruppo Orascom. Sawiris è stato membro del Nasdaq a Dubai tra il 2008 e il 2010. È nel consiglio di amministrazione di Besix Group il più grande gruppo belga che opera nell’edilizia, costruzione di infrastrutture e strade. È anche nel consiglio di amministrazione della lussemburghese e NNS Holding e direttore della LafargeHolcim, multinazionale del Lussemburgo che produce cemento, aggregati e calcestruzzo presente in 90 Paesi e 115 mila dipendenti.

Mike Adenuga
Il settimo posto, con 3.5 miliardi di USD è del nigeriano Mike Adenuga. Secondo super ricco della Nigeria, Adenuga deve la sua ricchezza soprattutto alle telecomunicazioni e al petrolio. Fondatore e proprietario della Globacom (34 milioni di utenti), secondo operatore di telecomunicazioni del grande Paese africano, è presente anche in Ghana, Benin e Costa d’Avorio.

Possiede partecipazioni nella Equitorial Trust Bank, che ha un centinaio di succursali in tutta la Nigeria, e nella società di esplorazione petrolifera Conoil, che fa attività di vendita al dettaglio nel settore aeronautico nei lubrificanti, gas e petrolio.

Isabel dos Santos, all'insediamento come presidente della Sonangol, la compagnia petrolifera angolana
Isabel dos Santos, all’insediamento come presidente della Sonangol, la compagnia petrolifera angolana

Isabel dos Santos
Figlia del presidente angolano José Eduardo dos Santos, Isabel, secondo Forbes, è donna più ricca del continente africano e l’unica signora che fa parte dei top ten in Africa. Forbes la mette all’ottavo posto con un reddito netto di 3,4 miliardi di USD. La fonte della sua ricchezza, in parte ereditata dal padre al potere in Angola senza soluzione di continuità dal 1979, sono gli investimenti.

Considerata una bravissima donna d’affari ha importanti interessi in Angola e in Portogallo nelle telecomunicazioni, nei media, nelle vendita al dettaglio, nella finanza e nell’energia. È in possesso di azioni di imprese che operano nell’estrazione dei diamanti e di petrolio. Nel 2016 dal padre è stata messa alla presidenza della Sonangol, la compagnia petrolifera nazionale.

Issad Rebrab
Nel 2014 sembrava che il miliardario algerino fosse il salvatore delle acciaierie Lucchini di Piombino e dei 2 mila posti di lavoro ma dopo tre anni Rebrab non mantiene gli impegni presi. Formes piazza Issad Rebrab al nono posto con un patrimonio di 3,2 miliardi di USD.

È proprietario del gruppo Cevital, prima azienda privata in Algeria e una della maggiori raffinerie di zucchero del mondo che conta 26 succursali in tre continenti e 18 mila addetti. Il suo business sono l’agro-industriale e la distribuzione, il mercato automobilistico e immobiliare e il settore metallurgico. È interessato anche al settore dei media: proprietario del quotidiano Liberté, nel 2016 ha acquisito El Khabar media group, che pubblica l’omonimo quotidiano.

Naguib Sawiris
Fratello di Nasseref, Naguib è al decimo posto dei super-ricchi d’Africa con 3 miliardi di USD. Con Media and Technology Holding (OTMT) è un magnate delle telecomunicazioni non solo in Egitto ma anche in altri Paesi africani, Medio Oriente, Asia, America settentrionale ed Europa. Nel 2005 ha fondato la Weather Investment, guidandola all’acquisizione della quota di controllo di Wind Telecomunicazioni in Italia.

Sandro Pintus
sandro.p@catpress.com
twitter: @sand_pin

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