Africa ExPress
Kinshasa, 12 maggio 2017
Nella Repubblica democratica del Congo è scoppiato un nuovo focolaio di ebola. Lo ha confermato sul suo account twitter l’Organizzazione mondiale della sanità poche ore fa.
Il ministro della Sanità del Congo-Kinshasa, Ilunga Kalenga ha annunciato che la temibile malattia ha colpito un’area in una foresta pluviale equatoriale, nella Provincia del Bas-Uele. La zona in questione è al confine con la Repubblica centrafricana (CAR) ed è difficilmente accessibile. Nel suo comunicato Kalenga ha fatto appello alla popolazione di mantenere la calma.
Dal 22 aprile ad oggi sono state ricoverate nove persone con i sintomi del mortale virus, tre di loro sono decedute. Cinque campioni di sangue sono stati analizzati all’ Institut National de Recherche Biomédicale (INRB) di Kinshasa, che ha confermato la positività per ora in un solo caso. Si attendono ora gli esiti dei controlli incrociati che dovrebbero pervenire da altri laboratori nelle prossime ore.
L’OMS ha fatto sapere che sta collaborando con le autorità locali per facilitare l’invio nella zona colpita del materiale di protezione e un team di personale congolese. Occorre rinforzare quanto prima la sorveglianza epidemiologica, indispensabile per controllare l’espandersi del virus.
Il portavoce di OMS a Kinshasa, Eugene Kabambi, ha fatto sapere che personale altamente specializzato di Medici senza Frontiere, del CDC (Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta), dell’UNICEF e dell’OMS giungerà sul posto nei prossimi giorni. Kamibi ha aggiunto che nella zona, pur essendo di difficile accesso, molte persone si spostano continuamente nel vicino CAR e viceversa, per visitare amici e parenti. “E’ dunque necessario intervenire immediatamente con misure di prevenzione per contenere i rischi”, ha specificato.
Il direttore esecutivo della Global vaccine alliance (GAVI), Seth Berkley, ha annunciato che sono a disposizione trecentomila dosi di vaccino contro l’ebola in caso di necessità per evitare una pandemia. Tale vaccino, conosciuto con il nome di rVSV-ZEBOV e sviluppato dalla casa farmaceutica Merck, ha dimostrato di essere molto efficacie durante i test clinici e potrebbe essere di importanza vitale per proteggere le persone più vulnerabili.
Durante la terribile epidemia di ebola apparsa nel 2014, che ha colpito prevalentemente la Guinea, Sierra Leone e Liberia, sono morte 11.325 persone, tra loro anche quarantanove del Congo-K.
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