Speciale per Africa ExPress
Sandro Pintus
Firenze, 13 maggio 2017
Il vaccino è iniettabile e si chiama RTS,S ma è noto con il nome commerciale di Mosquirix. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) dà una protezione parziale ai bambini tra 6 settimane e 17 mesi di età ed è attivo anche contro l’epatite B.
Il Fondo globale per la lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria (The Global fund) per la prima fase del programma per combattere la malaria ha approvato uno stanziamento di 15 milioni di dollari.
Il vaccino è stato analizzato e valutato nell’Africa sub-sahariana come strumento aggiuntivo per il controllo della malaria che potrebbe essere aggiunto al pacchetto di base delle misure preventive, diagnostiche e di trattamento raccomandate dall’Oms. Per la “fase 3” della sperimentazione sono stati coinvolti oltre 12 mila neonati e bambini in 7 paesi dell’Africa sub-sahariana.
L’Agenzia europea per i medicinali (European Medicines Agency) nel luglio 2015 ha dato parere positivo all’utilizzo di Mosquirix e nel mese di ottobre dello stesso anno c’è stata la raccomandazione di due gruppi di consultazione dell’Oms sull’attivazione di un progetto pilota del vaccino in Africa in un numero limitato di Paesi.
Quelli scelti sono Malawi, Kenya e Ghana e l’Organizzazione mondiale della sanità conferma che “Il finanziamento è ora assicurato per la fase iniziale del programma e le vaccinazioni dovranno iniziare nel 2018”. La scelta di questi tre Paesi africani è stata voluta dall’Oms a causa degli elevati tassi di malaria e delle buone pratiche contro la malattia in corso.
Negli studi clinici Mosquirix è risultato efficace solo parzialmente e la sua somministrazione deve essere programmata in quattro dosi. È comunque il primo vaccino approvato contro il paludismo. Se la sicurezza e l’efficacia del vaccino verranno considerati accettabili, il progetto pilota potrebbe aprire la strada ad un suo utilizzo più ampio.
Mosquirix è stato sviluppato dalla multinazionale farmaceutica britannica GlaxoSmithKline (GSK) in collaborazione con l’organizzazione non profit PATH Malaria Vaccien Initiative e con il co-finanziamento della Fondazione Bill & Melinda Gates.
La malaria è una malattia infettiva causata dal Plasmodium malariae, un protozoo trasmesso dalla femmina della zanzara anofele. Il protozoo più pericoloso veicolato è il Plasmodium falciparum che causa il più elevato tasso di complicanze e di mortalità. Coloro che ne sono colpiti hanno violenti accessi febbrili, che si ripetono ogni terzo o quarto giorno a causa della massiccia distruzione di globuli rossi da parte del protozoo.
Secondo dati dell’Oms, nel 2015 in tutto il mondo, sono stati stimati 438 mila morti per malaria (il range è tra 236 mila e 635 mila). Il 90 per cento dei decessi si è verificata nell’Africa sub-sahariana e l’88 per cento sono bambini dei quali uno su quattro non ha alcuna protezione contro la malattia. Dal 2000 al 2015, gli sforzi fatti contro la malaria hanno consentito di ridurre il numero dei morti del 62 per cento.
Sandro Pintus
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Crediti immagini:
– Zanzara anofele
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– Plasmodium falciparum
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– Mappa della malaria nel mondo
Di Percherie – CHU de Rouen – Frequence du paludisme, CC BY-SA 3.0, Collegamento
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