Speciale per Africa ExPress
Sandro Pintus
Firenze, 30 aprile 2017
L’accusa contro Hakainde Hichilema è pesantissima: tradimento e tentativo di colpo di stato contro il presidente. Il leader del Partito unito per lo sviluppo nazionale (UPND) – il maggior partito di opposizione ed ex sfidante del presidente Edgar Lungu – è messo parecchio male.
Pare che Lungu, del Fronte patriottico (PF), che ha vinto le elezioni del’11 agosto 2016 con il 50,35 per cento dei voti, non accetti di avere tra i piedi un partito di opposizione forte che ha perso ma con il 47,67 per cento con soli 100 mila voti di differenza.
Non accettare l’opposizione è cosa abbastanza comune ai plutocrati africani ma la vicenda tra Lungu e Hichilema è al confine tra il comico e il ridicolo se non fosse tragicamente vera.
Ma cosa è successo l’8 aprile scorso? Mentre il corteo di auto di Hichilema transitava su una strada del distretto di Mongu, 600 km a est della capitale Lusaka, viene sorpassato dal convoglio presidenziale di auto a sirene spiegate, composto da una ventina di veicoli e fuoristrada con le scorte militari e della polizia. Dai filmati si vede chiaramente che il corteo presidenziale passa senza problemi e anzi alcune auto della polizia cercano di spingere verso sinistra quelle di Hichilema.
Pochi giorni dopo, nella notte dell’11 aprile, l’abitazione di Hichilema, viene assaltata con lacrimogeni e il politico è arrestato. Vengono imprigionati anche 5 suoi collaboratori perché “Disobbedendo alla legge” hanno impedito il passaggio del presidente della repubblica e insultato i poliziotti che li sorpassavano impedendogli di esercitare le sue funzioni.
La denuncia viene da Amnesty international attraverso il direttore per l’Africa meridionale, Deprose Muchena: “Hakainde Hichilema e gli altri membri dell’UPND – si legge nella nota dell’ong – sono vittime di una campagna persecutoria da parte delle autorità dello Zambia a causa del loro impegno politico e della pluriennale attività come opposizione e a causa dell’impegno nelle elezioni politiche dello scorso anno. Le accuse contro Hichilema e il suo personale sono state elaborate per molestarlo e per intimidirgli di continuare la sua attività politica”.
Eppure, subito dopo essere stato eletto alla presidenza della repubblica, Lungu, nel suo discorso di insediamento, davanti a migliaia di persone al National Heroes Stadio della capitale Lusaka, aveva detto: “Non c’è tempo per la vendetta. Dobbiamo restare uniti e in pace. C’è molto lavoro da fare”.
Gli arrestati affermano che la polizia ha loro spruzzato peperoncino spray sui genitali e di essere stati picchiati. Tre di loro hanno detto di essere stati torturati da poliziotti incappucciati.
Amnesty chiede alle autorità dello Zambia di “esaminare prima possibile approfonditamente le denunce di tortura e di altri maltrattamenti ai detenuti e di portare alla giustizia coloro che vengono accusati di averle fatte affinché abbiano un processo equo”. L’ong per i diritti umani chiede che i detenuti vengano immediatamente liberati.
Hakainde Hichilema, dopo le elezioni, aveva accusato Lungu di brogli e chiesto un nuovo il conteggio dei voti. La sua richiesta è stata rigettata da Elliot Chulu presidente della Commissione elettorale che ha dichiarato Edgar Lungu vincitore delle elezioni.
Intanto, il tribunale di Lusaka ha dichiarato inammissibile la richiesta degli avvocati di Hichilema di far cadere l’accusa di tradimento perché è una decisione che può essere presa solo dall’Alta corte. Ha invece posticipato al 5 maggio il processo per tentato colpo di Stato.
Presa di posizione anche della Conferenza episcopale dello Zambia che ha criticato il brutale arresto del leader politico e ha lanciato un monito: “Non si usi la polizia per regolamenti di conti politici”.
Sandro Pintus
sandro.p@catpress.com
twitter: @sand_pin
Crediti immagini:
– Edgar Lungu
By US Embassy Addisababa – https://www.flickr.com/photos/usembassyaddisababa/16221861637, Public Domain, Link
– Hakainde Hichilema
By US Embassy Zambia – Facebook, Public Domain, Link
– Mappa elezioni Zambia 2016
By Lighton Phiri – Own work, CC BY-SA 4.0, Link
– Mappa Africa
Di Marcos Elias de Oliveira Júnior – Opera propria, Pubblico dominio, Collegamento
– Mappa Zambia
Pubblico dominio, Collegamento
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