Massimo A. Alberizzi
Nairobi, 23 aprile 2017
Scampata per miracolo a un attacco armato Kuki Gallmann, celebre conservazionista e scrittrice italiana, da almeno quarant’anni in Kenya. Nel pomeriggio è stata operata. Le sue condizioni sono stabili ed è trattenuta nel reparto terapia intensiva dell’Aga Khan Hospital di Nairobi, un centro medico che non ha nulla da invidiare agli ospedali europei.
Questa mattina un gruppo di pastori ha invaso il suo ranch (400 chilometri quadrati) Gallmann Africa Conservancy a Laikipia, alle pendici del monte Kenya, sparando all’impazzata contro l’auto della donna in perlustrazione nella zona di Damu Nyekundu, normalmente abitata da elefanti. Kuki, che ha 73 anni ed è nata a Treviso, è stata colpita da un proiettile allo stomaco. Il suo autista l’ha portata immediatamente all’ospedale militare britannico di Nanyuki, per le prime medicazioni, e poi trasferita in aereo all’Aga Khan Hospital di Nairobi, dove è stata immediatamente operata. Fonti vicine alla famiglia hanno raccontato ad Africa ExPress che al momento del ricovero era cosciente e parlava. Le sue condizioni sono gravi e la prognosi è riservata.
Recentemente Kiki Gallmann era stata più volte minacciata per le sue attività in difesa della natura e c’erano stati diversi scontri tra esercito e polizia e i banditi che provengono dalle contee vicine di Baringo, Samburu e Pokot.
In Kenya la situazione delle zone protette è complicata. Le grosse mandrie appartengono ai grandi proprietari, soprattutto politici, che le affidano ai pastori i quali debbono provvedere alla conservazione e alla sopravvivenza delle bestie. A causa della siccità che sta devastando intere zone del Paese, i pastori sono alla ricerca di nuovi pascoli e invadono le aree tutelate. E’ vitale per loro, altrimenti non solo per essere pagati per il loro lavoro, ma possono essere ritenuti responsabili se gli animali morissero. In questa situazione sono gli stessi politici, in lizza per vincere le prossime elezioni di agosto, che spingono i pastori a invadere fattorie e ranch promettendo poi l’impunità.
A fine febbraio uno splendido lodge appartenente alla famiglia Gallmann (Kuki è la vedova di Paolo Gallmann morto negli stessi giorni del figlio Emanuele in due diversi incidenti nel 1980) era stato attaccato e bruciato dai banditi.
Kuki Gallmann è molto conosciuta nel mondo. Dal suo libro autobiografico, “Sognando l’Africa”, è stato tratto un film. Lei è interpretata da Kim Basinger.
In Kenya è molto amata. La gente e i giornali conoscono perfettamente il lavoro che Kuki e la figlia Sveva hanno fatto e stanno facendo per tutelare la natura. Il leader dell’opposizione, Raila Odinga, ha condannato con estrema durezza l’attacco, ricordando le origini italiane della scrittrice: “Kuki, come altri che difendono il nostro ambiente naturale, fa parte del nostro Paese (è naturalizzata keniota, ndr), anche se non è nata qui. Ha contribuito in modo determinante alla crescita del Kenya. Lei ha diritto alla nostra protezione.” Proprio Sveva è stata fatta oggetto un mese fa da colpi d’arma da fuoco, per fortuna, andati a vuoto.
In quell’occasione qualcuno postò su internet questo ironico commento:
To all the people who say Kuki Gallmann and her family are white devils:
I guess you are right:
1* They are so terrible becasue they have a free food distribution program for the local community in times of drought. Conditions that are going on today. This is something the government should be providing.
2* They are horrid because they have a medical facility and oeprating theatre and maternity clinic for the locals, a service the government should provide for local communities.
3* They are the white devil becasue they actually have an economic development program on the conservancy that helps the locals work a sustainable and ecologically friendly charcoal business.
This is just a few of the things they do, besides preserve the natural and living heritage of Kenya. Something the government should support.
These are just horrible people and they deserve to be shot at, killed, evicted and have all their property stolen and burnt becasue they are white.
I am shocked by the ignorant racists who use the color of someone’s skin to vilify them. it is just another form of tribalism. And while you spend you time hating these hard working people who help our people, the government is stealing from you and your families right and left!!!!! And dividing you. Grow up people. Stop hating because it is convenient to do so.
Massimo A. Alberizzi
massimo.alberizzi@gmail.com
twitter @malberizzi
dal Centro per la Riforma dello Stato Giuseppe "Ino" Cassini* 22 dicembre 2024 Le due…
Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 21 dicembre 2024 Niente pace – almeno per…
Dalla Nostra Inviata Speciale EDITORIALE Federica Iezzi Gaza City, 20 dicembre 2024 In Medio Oriente…
Speciale Per Africa ExPress Raffaello Morelli Livorno, 12 dicembre 2024 (1 - continua) Di fronte…
Africa ExPress Cotonou, 18 dicembre 2024 Dall’inizio di settembre 2024 è attivo il Centro Ostetrico…
Dal Nostro Corrispondente Sportivo Costantino Muscau 17 dicembre 2024 Un festival panafricano. In Arabia, Europa,…