Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 7 aprile 2017
Il partito di Adama Barrow, il presidente del Gambia ha vinto le elezioni legislative, che si sono tenute ieri nel piccolo Stato dell’Africa occidentale.
L’United Democraty Party si è aggiudicato trentuno dei cinquantatré seggi in Parlamento. Grazie al risultato ottenuto, al partito di Barrow spettano altri cinque seggi, inclusi il portavoce e il suo vice. Ora il presidente, che si è insediato solamente lo scorso 18 febbraio (http://www.africa-express.info/2017/02/21/barrow-nuovo-presidente-del-gambia-ha-giurato-tra-gli-applausi-della-comunita-internazionale/), può finalmente procedere con le riforme promesse durante la sua campagna elettorale. Il Paese necessita di un Parlamento forte e capace di attuare riforme, perché la popolazione possa avere nuovamente fiducia nelle istituzioni.
Barrow aveva vinto le presidenziali lo scorso dicembre, sconfiggendo Yahya Jammeh, che ha dovuto lasciare la poltrona sulla quale è rimasto seduto per oltre ventidue anni dopo un colpo di Stato. Ora si trova in esilio in Guinea Equatoriale. Ovviamente prima di andarsene, ha pensato bene di svuotare le casse dello Stato.
Il partito al potere sotto di Jammeh, l’ Alliance for Patriotic Reorientation and Construction party, in questa tornata elettorale ha riportato a casa solamente cinque seggi. L’affluenza alle urne è stata molto bassa, ma Alieu Momarr Njai, a capo della Commissione elettorale indipendente (CEI), ha fatto sapere che le votazioni si sono svolte in modo regolare e libero.
In poco più di due mesi della sua presidenza, Barrow ha liberato centosettantuno prigionieri politici, i più erano stati buttati in galera senza processo durante la dittatura. Pochi giorni fa sono stati trovati i corpi di alcuni partecipanti al golpe del dicembre 2014; omicidi extragiudiziali erano all’ordine del giorno negli anni della dittatura di Jammeh.
Moltissimi giovani hanno lasciato il Paese negli ultimi anni, perché terrorizzati dal despota. Due anni fa l’allora presidente aveva dichiarato persino come persona non grata la rappresentante dell’Unione Europea, ritenendo il vecchio continente troppo permissivo con i gay (http://www.africa-express.info/2015/06/07/leuropa-troppo-permissiva-con-gli-omosessuali-il-gambia-espelle-lambasciatore-dellunione/).
Barrow, nel suo primo discorso da presidente aveva esclamato: “Questa è la vittoria della democrazia”. E ha aggiunto: “Ora i gambiani sono padroni del proprio destino”. Il neo presidente gode dell’appoggio della comunità internazionale tutta, in particolare dell’Unione Europea, che ha promesso di supportare la ex colonia britannica con milioni di euro.
Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes
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