Rapiti in Nigeria due archeologi tedeschi impegnati in scavi vicino a Kaduna

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Cultura NOC, Nigeria

Africa ExPress
Abuja, 22 febbraio 2017

Due archeologi tedeschi, Peter Breunig e Johannes Behringer, sono stati rapiti in mattinata da un gruppo di uomini armati nel villaggio di Jenjela, nello di Stato di Kaduna, nel nord della Nigeria. Lo ha confermato il commissariato di polizia di Kaduna. Per ora il ministero degli Esteri tedesco non ha rilasciato alcun commento, nessuna dichiarazione nel sito. Anche i media tedeschi non hanno ancora dato grande eco al rapimento dei loro concittadini.

Cultura NOC, Nigeria
Cultura NOC, Nigeria

I due tedeschi sono arecheologi del Goehte Universitaet di Francoforte, che collabora con la commissione nigeriana per musei e monumenti. Si trovavano nella ex colonia britannica con altri due colleghi. Breunig e Behringer, che lavorano da oltre dieci anni, impegnati in svariati scavi nella zona.

Secondo Aliyu Usman, portavoce della polizia di Kaduna, i due sarebbero stati rapiti mentre erano impegnati in scavi  nel villaggio di Jenjela, che dista solo una trentina di chilometri dalla strada che porta da Abuja, la capitale del Paese, a Kaduna.

Original-BOS-ID:18377081 Caption: Pfauter 3309 Nok-Kultur Nigeria Afrika Abuja Archäologie Ausgrabung Karte Janjala Kubacha Datum: 10. August 2009 The diffusion of Nok culture Benin Niger Nigeria Cameroon Niger Benue Abuja Kubacha Janjala
Original-BOS-ID:18377081
Caption: Pfauter 3309 Nok-Kultur Nigeria Afrika Abuja Archäologie Ausgrabung Karte Janjala Kubacha
Datum: 10. August 2009
The diffusion of Nok culture
Benin
Niger
Nigeria
Cameroon
Niger
Benue
Abuja
Kubacha
Janjala

Usman ha specificato che il fatto è stato denunciato da abitanti della zona. La polizia è alla ricerca dei due tedeschi. Finora non sarebbe stato richiesto nessun riscatto per la loro liberazione. Nella zona sono giunte anche forze speciali della polizia.

Dal prossimo 8 marzo l’aeroporto di Abuja sarà chiuso per sei settimane per lavori di manutenzione. I funzionari governativi e i diplomatici e lo staff delle ambasciate dovrebbero utilizzare l’aerostazione di Kaduna, che dista un centinaio di chilometri dalla capitale, ma è risaputo che la strada congiunge le due città è al quanto pericolosa e dunque limiteranno gli spostamenti nazionali e internazionali durante questo periodo.

Africa ExPress

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