Africa ExPress
Abidjan, 16 febbraio 2017
La Costa d’Avorio, il maggior esportatore di cacao al mondo, si ritrova con quattrocentomila tonnellate di caco invenduto. I produttori sono in sciopero e gli esportatori sono in attesa di un risarcimento.
Tale situazione è dovuta in gran parte al calo del venticinque per cento del prezzo del caco su scala mondiale dallo scorso novembre. Sei milioni di ivoriani vivono direttamente o indirettamente di questo prodotto.
Secondo le ultime stime, almeno un terzo di questa merce destinata all’esportazione è attualmente ferma nei porti della ex colonia francese e i contadini sono senza un soldo. Ora i produttori chiedono al governo di utilizzare il loro fondo d’urgenza sul cacao, per colmare al meno in parte le loro perdite.
Nel 2016 gli speculatori avevano acquistato in anticipo quasi quattrocento tonnellate del prodotto, quando il prezzo era ancora alto, credendo che sarebbe salito ancora, ovviamente senza controparti bancarie o linee di credito. Ora sono inadempienti per quasi trecentocinquantamila tonnellate.
Intanto nel porto di Abidjan i camion pieni di caco occupano ogni spazio possibile, anche i magazzini sono pieni dei chicchi bruni. L’umidità è nemica del prodotto, che rischia di rovinarsi.
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