Africa ExPress
Addis Ababa, 31 gennaio 2017
Il ciadiano, Moussa Faki Mahamat è il nuovo presidente della Commissione dell’Unione Africana. E’ stato eletto nella sede dell’UE ad Addis Ababa, la capitale dell’Etiopia, il 30 gennaio. Al settimo turno delle votazioni ha sconfitto i favoriti, la keniota Amina Mohamed e il senegalese Abdoulaye Bathily.
In lizza per la prestigiosa poltrona c’erano anche altri due candidati, il ministro degli Esteri del Botswana, Pelonomi Venson-Moitoi e l’equatoguineano Mba Mokuy.
Moussa Faki Mahamat ha cinquantasei anni ed è padre di cinque figli. Dal 2003 al 2005 ha ricoperto la carica di primo ministro del Ciad. E’ stato ministro degli affari Esteri del suo Paese dal 2008 fino a gennaio 2017. E’ tra l’altro un fedelissimo del presidente ciadiano, Idriss Déby Itno, che fino a ieri è stato anche presidente dell’UA, sostituito dal capo di Stato della Guinea, Alpha Condé.
Faki Mahamat succede a Nkosazana Dlamini-Zuma, ex moglie di Jacob Zuma, presidente del Sudafrica, che, come prima donna è stata alla guida dell’UA per quattro anni.
Il voto si è svolto a scrutinio segreto e vi hanno partecipato i cinquantaquattro Capi di Stato facenti parte dell’UA. Il candidato deve assicurarsi due terzi dei voti, ossia almeno trentasei consensi, per poter essere dichiarato vincitore.
Durante questo ventottesimo vertice è stato riammesso anche il Marocco, che aveva abbandonato l’Unione nel 1984 per protesta contro l’ammissione del Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi. Dunque ora l’Unione Africana è composta da ben cinquantacinque Stati.
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