Africa ExPress
Banjul, 18 gennaio 2017
Il presidente della Mauritania, Mohamed Ould Abdel Aziz, è in viaggio verso Banjul, la capitale del Gambia, per tentare un’ultima mediazione con Yayah Jammeh, il cui mandato scade fra poche ore. (http://www.africa-express.info/2017/01/18/gambia-rischio-guerra-civile-il-parlamento-prolunga-per-tre-mesi-il-mandato-di-jammah/). L’ex colonia francese, pur non facendo parte dell’ECOWAS (la comunità economica dei Paesi dell’Africa Occidentale), ha sempre proposto i suoi servigi per risolvere la crisi del Gambia. Si spera che il leader mauritano riesca a convincere il dittatore incollato alla sua poltrona a lasciare e partire in esilio.
L’esercito senegalese ha già preso posizione alla frontiera con la ex colonia britannica, pronto ad entrare in Gambia a mezzanotte, se Jammeh dovesse rifiutarsi di lasciare il potere.
Il portavoce delle forze armate del Senegal, Abdou Ndiaye, ha fatto sapere che accanto alle sue truppe sono già in pre-allarme quelle nigeriane. Ora bisogna attendere il mandato e le necessarie autorizzazioni dell’ONU e dell’ECOWAS.
Il sindaco di Djouloulou, cittadina nel sud del Senegal, a pochi chilometri dal confine con l’enclave, ha chiesto al governo e alle Organizzazione non governative un aiuto finanziario per assistere i profughi provenienti dal Gambia. Attualmente molti gambiani sono ospitati da famiglie del luogo, ma non sono in grado di nutrirli, i soldi bastano a mala pena per sfamare le bocche dei propri cari.
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