AfricaExPress
Accra, 7 dicembre 2016
Oggi si sono svolte le elezioni presidenziali e legislative in Ghana. I seggi sono stati chiusi, come previsto, alle 17.00 di questo pomeriggio e poco dopo è iniziato lo spoglio delle urne; i risultati saranno resi noti solamente fra tre giorni. Qualora nessuno dei candidati alla Presidenza raggiunga la maggioranza assoluta, è previsto un successivo ballottaggio tra i due.
Davanti ai seggi si sono formate lunghe code già durante la notte. Una signora di 78 anni è arrivata alle quattro del mattino, si è seduta davanti alla porta dell’edificio. “Amo questo mio Paese e voglio che questo mio sentimento rimanga nei registri di voto con le impronte delle mie dita”, ha dichiarato con fierezza l’anziana signora ai giornalisti.
Gli exit poll indicano un duello tenace tra il presidente uscente, John Dramani Mahama, che detiene la poltrona dal 2012 e Nana Akufo Addo, che si era già candidato alla tornata elettorale nel 2012, ottenendo il 47,7 per cento delle preferenze.
Mahama, esponente del partito “National democratic congress” è stato vicepresidente del Paese dal 2009 al 2012. Si è insediato come presidente il 24 luglio 2012, dopo la morte del suo predecessore John Atta Mills, vincendo poi in dicembre dello stesso anno le elezioni. E’ stato membro del Parlamento dal 1997 al 2001 e ha ricoperto la carica di ministro delle comunicazioni dal 1998 al 2001. Akufo-Addo, del “New patriotic party” invece, è un avvocato ed è stato ministro degli esteri fino al 2007, carica che ha lasciato di sua spontanea volontà per partecipare alle presidenziali del 2008.
I candidati per la poltrona più ambita della ex colonia britannica erano ben sette. Tutti avevano assicurato che la campagna elettorale si sarebbe svolta in modo pacifico. Purtroppo a margine di un comizio elettorale tenutosi a Chereponi nel nord-est del Ghana, vicino al confine con il Togo, lunedì scorso è stato ucciso un simpatizzante di uno dei più grandi partiti d’opposizione. Secondo fonti della polizia locale, sono scoppiati dei tafferugli tra i giovani dei due principali partiti. Oltre a provocare la morte di una persona, durante i disordini sono state ferite quattordici persone, tra loro sei in modo grave.
I temi principali di questa campagna elettorale sono stati la crisi economica e la crescente corruzione. E’ cosa risaputa che i prezzi dell’oro e del petrolio siano scesi a livello internazionale, ma l’opposizione sostiene che il governo uscente non abbia saputo amministrare il denaro pubblico. Mahama, invece, è convinto che nel prossimo anno ci sarà una crescita dell’otto per cento, anche grazie all’entrata in produzione dei nuovo pozzi petroliferi in concessione a ENI e Tullow Oil. Dunqe ci sarà un importante cash-flow grazie alle royalities che le due compagnie dovranno versare allo Stato.
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