Massimo A. Alberizzi
Milano, 15 ottobre 2015
Accordo definito “monumentale, stanotte a Kigali per eliminare gradualmente dal pianeta gli idrofluoro carburi, i gas utilizzati nei frigoriferi, nei condizionatori e nelle bombolette spray, una delle maggiori cause dell’effetto serra. L’impegno è stato sottoscritto da 150 Paesi.
I delegati – riuniti in Ruanda sotto l’egida dell’UNEP (United Nations Enviromental Programme, agenzia delle Nazioni Unite che ha sede a Nairobi) per discutere l’importante protocollo – hanno elaborato una modifica complessa del protocollo di Montreal. I paesi più sviluppati ridurranno l’uso dei gas HFC (Hydroflurocarbons, in inglese) dal 2019.
Ma alcuni critici dicono che il compromesso può avere un impatto minore del previsto.
Presente ai lavori – che sono durati due settimane – il Segretario di Stato americano John Kerry, che ha contribuito a mettere a punto i documenti finali tessendo una rete di pareri favorevoli. “E’ una grande vittoria per la Terra – ha commentato alla fine -. Un passo in avanti monumentale, che risponde alle esigenze delle singole nazioni, e nello stesso tempo permette di ridurre il riscaldamento del pianeta di mezzo grado centigrado”.
Il nuovo accordo vedrà tre percorsi separati per i diversi paesi. Le economie più ricche come l’Unione Europea, gli Stati Uniti e gli altri inizieranno a limitare l’uso di HFC operando un taglio di almeno il 10 per cento dal 2019.
Alcuni Paesi in via di sviluppo in America Latina bloccheranno l’uso di HFC dal 2024. Altri, in particolare l’India, il Pakistan, l’Iran, l’Iraq e gli Stati del Golfo non congeleranno il loro uso fino al 2028. La Cina, il più grande produttore al mondo di HFC, comincerà a tagliare l’utilizzo solo dal 2029. India, inizierà anche più tardi, nel 2032
Certo, secondo gli esperti, l’accordo sarà pienamente attuato farà una grande differenza per il riscaldamento globale. Si stima che saranno rimossi dall’atmosfera circa 70 miliardi di tonnellate di anidride carbonica entro il 2050.
Se l’accordo entrerà in vigore, i nuovi frigoriferi, gli impianti di condizionamento e le bombolette spry utilizzeranno in futuro gas refrigeranti meno dannosi.
L’impatto complessivo del nuovo trattato rischia però di essere compromesso dalla concessioni fatte da India e Cina. Secondo alcuni ecologisti si rischia di non raggiungere l’obbiettivo di ridurre di mazzo grado il riscaldamento del pianeta.
Massimo A. Alberizzi
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