Africa ExPress
Ginevra, 9 ottobre 2016
Il 19 dicembre 2011 l’Assemblea generale dell’ONU ha istituito con la risoluzione numero 66/170 la giornata internazionale delle bambine e ragazze che si celebrerà l’11 ottobre di ogni anno. Tale ricorrenza è dedicata a tutte le bimbe e adolescenti, ai loro diritti, così spesso negati.
Secondo un rapporto dell’UNICEF (il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia), la bambine devono dedicare quaranta per cento più tempo dei loro coetanei maschi per svolgere lavori domestici gratuiti. Vale a dire centosessanta milioni di ore al giorno su scala mondiale.
Due bambine su tre cucinano, riordinano la casa e al meno la metà deve provvedere all’approvvigionamento dell’acqua per tutta la famiglia e/o raccogliere la legna per cucinare.
Nel suo rapporto l’UNICEF sottolinea che spesso le bambine e adolescenti svolgono anche lavori meno visibili: si prendono cura dei vecchi nonni e dei fratellini più piccoli. Tra i quattro e nove anni dedicano in media trenta per cento più tempo per questi lavori dei loro coetanei maschili, mentre man mano che crescono questo raggiunge anche il cinquanta per cento.
Le “piccole donne” sono esposte a non pochi pericoli mentre si recano ad attingere l’acqua al fiume, ai pozzi o quando vanno a raccogliere la legna: spesso subiscono violenze di ogni genere durante il tragitto.
Al primo posto troviamo la Somalia: le bambine sacrificano almeno ventisei ore settimanalmente per i lavori domestici, seguita dal Burkina Faso e dallo Yemen. Tempo che le bambine sono obbligate a dedicare ai lavori di casa, a discapito dello studio, ma anche del gioco. Il vero lavoro di tutti bambini dovrebbe essere il gioco, la spensieratezza. Un bambino felice diventerà un adulto consapevole e responsabile.
L’11 ottobre sarà presentato il rapporto completo dall’ONU, che includerà anche dati circa le violenze sessuali che subiscono troppo spesso le giovanissime, parlerà delle spose bambine e delle mutilazioni genitali.
Africa ExPress