Africa ExPress
Ginevra, 25 agosto 2016
L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha indetto una riunione urgente per il 31 agosto prossimo per analizzare la questione e come affrontare la recrudescenza della febbre gialla in Angola e nel Congo-Kinshasa.
Secondo l’organizzazione “Save the children” sarebbero già decedute oltre cinquecento persone nei due Paesi e avverte in un comunicato: “Se non saranno prese le misure necessarie per contrastare questa ondata di febbre gialla, il virus potrebbe ben presto espandersi a livello globale”.
La febbre gialla è una malattia infettiva virale, trasmessa attraverso la puntura della zanzara Aedes. La malattia colpisce principalmente gli esseri umani e le scimmie. E’ endemica nelle aree tropicali dell’Africa, del Centro e del Sud America. Appartiene al genere del Flavivirus. E’ denominata febbre gialla, a causa dell’ittero che colpisce alcuni pazienti: occhi e pelle assumono un colorito giallastro. I primi sintomi appaiono generalmente tra tre e sei giorni dopo aver contratto l’infezione. Non esiste trattamento specifico, ma la vaccinazione preventiva è fortemente raccomandata. La malattia si presenta sotto varie forme: da lieve a grave, fino al decesso.
Con il superamento dell’infezione o della malattia conclamata, la persona colpita acquisisce un’immunità permanente.
Il portavoce di Margaret Chan, direttore generale dell’OMS, ha fatto sapere che il comitato di esperti indipendenti si riunirà il 31 agosto per fare il punto della situazione e prendere le contromisure necessarie.
Una campagna di vaccinazioni a larga scala è stata messa in atto nel Congo-K e nella ex-colonia portoghese Piccole cliniche da campo sono state installate nelle ultime settimane al confine con l’Angola e nella capitale Kinshasa sono state prese in prestito anche chiese e scuole.
Tre milioni di persone sono già state vaccinate nella ex-colonia francese, in Angola addirittura tredici milioni state sottoposte alla prevenzione, l’unico mezzo per contrastare il temibile virus.
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