Speciale per Africa ExPress
Massimo A. Alberizzi
Milano, 28 luglio 2016
Salah Nur Ismail (detto Badbado, cioè “Salute”), uno dei due kamikaze che hanno attaccato la base militare Halane, era stato deputato del palamento somalo dal 2003 al 2010 quando aveva arringato i colleghi accusandoli di apostasia per aver tradito gli ideali dell’iuslam ed essersi messo al servizio degli infedeli e delle potenze occidentali.
A ricordare la figura del politico diventato terrorista sono stati gli stessi shebab, la filiale di l Qaeda in Africa orientale, in un comunicato inviato, tra l’altro, anche a Africa ExPress. Salah Nur aveva studiato in scuole coraniche controllate dai fondamentalisti islamici ed era diventato anche il capo di alcuni di quegli istituti. Era nato in Sanaag, nel Somaliland, dove aveva avuto un’istruzione laica.
I morti causati dal sanguinoso attentato (http://www.africa-express.info/2016/07/26/doppio-attentato-contro-la-base-amisom-mogadiscio-13-morti/ ) sono intanto saliti a 20. La maggior parte guardie di sicurezza private che lavoravano per le Nazioni Unite.
Salah Nur, che aveva 57 anni, ha guidato un camioncino imbottito di esplosivo all’ingresso della grande base dell’African Union Mission in Somalia (AMISOM) che comprende sia il porto che l’aeroporto dalla capitale somala. Un’enorme cittadella fortificata che ospita almeno metà delle truppe internazionali (oggi sono 22 mila uomini), la componente civile della missione, le ambasciate e le residenze degli ambasciatori.
Massimo A. Alberizzi
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