Africa Express
Tripoli, 21 luglio 2016
Un elicottero di fabbricazione russa è stato abbattuto in Libia da una milizia islamista denominata “Brigata per la difesa di Benghazi”: tre soldati francesi, che erano impegnati in una difficile e particolare missione di intelligence, sono rimasti uccisi.
“La Chambre des opérations pour la libération d’ Ajdabya”, un gruppo armato legato alla Brigata per la difesa di Benghazi, ha annunciato già domenica, 17 luglio, l’abbattimento del velivolo e ha messo sui social network un filmato con le immagini dello schianto.
La “Brigata” sostiene che l’elicottero apparteneva alle truppe di Khalifa Haftar e che a bordo si trovavano due francesi (invece erano tre, ndr), un giordano e un libico.
L’incidente si è verificato domenica scorsa nelle vicinanze di Benghazi e secondo l’agenzia di stampa AP non ci sarebbero sopravissuti.
Durante una conferenza stampa Jean-Yves Le Drian, ministro della difesa francese, ha confermato il fatto e la morte di tre suoi connazionali, ammettendo per la prima volta la presenza di forze di Parigi in Libia. Anche François Hollande ha espresso il suo cordoglio e ha sottolineato che a tutt’oggi la situazione nel Paese è difficile e pericolosa.
A dicembre il quotidiano francese “Le Figaro” aveva rivelato che Parigi stava pianificando un intervento in Libia, mentre lo scorso febbraio il giornale “Le Monde” aveva annunciato la presenza segreta di soldati francesi nella ex-colonia italiana, svelando che si tratta di azioni militari non ufficiali. Il ministero della Difesa aveva aperto immediatamente un’inchiesta contro ignoti per rivelazioni di un segreto riguardante la difesa nazionale.
Solo pochi giorni prima dell’articolo su “Le Monde”, l’allora ministro agli esteri Laurent Fabius aveva rilasciato una dichiarazione in cui affermava che la Francia non sarebbe mai intervenuta militarmente in Libia.
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