Sentenza storica in Zimbabwe: organizzare manifestazioni contro il governo non è reato

Speciale per Africa ExPress
Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 18 luglio 2016

Il pastore Evan Mawarire, accusato di aver organizzato manifestazioni contro il governo corrotto, è stato liberato ieri da un Tribunale nello Zimbabwe.

Il giudice Vakayi Chikwekwe, di fronte ad un folto pubblico che ha occupato ogni angolo della sala dell’udienza, ha dichiarato: “Le accuse rivolte al pastore non sono incostituzionali, dunque la Procura non può procedere contro di lui”.

Il giorno del suo arresto, il 12 luglio 2016, Mawarire è stato incriminato per incitamento alla violenza, ma poco prima dell’udienza, la pubblica accusa ha cambiato i capi di imputazione: il pastore avrebbe cercato di rovesciare il governo eletto costituzionalmente.

Secondo il legale del pastore, la modifica delle accuse mosse contro il suo cliente sarebbero incostituzionali e il giudice ha accolto questa tesi senza battere ciglio.

Mawarire ha assistito alll’udienza avvolto nella bandiera dello Zimbabwe, dopo aver trascorso la notte in una cella, mentre la polizia ha perquisivano la sua abitazione, il suo ufficio e la chiesa.

Centinaia di sostenitori del pastore erano presenti all’udienza questo mercoledì, molti altri attendevano all’esterno del Tribunale. Il pastore di Ellard di Harare, la capitale dello Zimbabwe a voluto precisare: “Siamo tutti accanto a quell’uomo, avvolto nella bandiera della nostra Nazione che lotta contro questo governo che ha impoverito i suoi cittadini”.

Anche Robert Shivambu, Press Manager per l’Africa del Sud di Amnesty International in un comunicato ha chiesto la liberazione immediata del pastore e delle altre trecento persone arrestate nel Paese dall’inizio delle proteste la scorsa settimana. Shivambu ha aggiunto: “Il governo dovrebbe ascoltare le voci dei dissidenti invece di sopprimerle. Secondo la Costituzione dello Zimbabwe e i trattati internazionali ratificati dalle autorità zimbabwesi, la libertà di parola, proteste pacifiche e difendere i propri diritti è facoltà di ogni cittadino”.

Il mese scorso il pastore aveva messo in rete un video, diventato subito virale, nel quale esprime la sua rabbia contro il governo per il deterioramento delle condizioni sociali ed economiche nel Paese.

La scorsa settimana Mawarire ha chiesto alla comunità internazionale di fare pressione sul vecchio presidente Robert Mugabe affinchè ascolti i propri cittadini.

Discoccupazione, corruzione a livello governativo e la mancanza di denaro liquido sono i principali problemi che affliggono lo Zimbabwe.

Il movimento pacifista #Thisflag movement fa paura al governo. E’ riuscito ad  organizzare la più grande protesta anti-governativa degli ultimi dieci anni.

Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes

Cornelia Toelgyes

Giornalista, vicedirettore di Africa Express, ha vissuti in diversi Paesi africani tra cui Nigeria, Angola, Etiopia, Kenya. Cresciuta in Svizzera, parla correntemente oltre all'italiano, inglese, francese e tedesco.

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