Bombe allo stadio in Madagascar: due morti e 72 feriti

Speciale per Africa ExPress
Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 30 giugno 2016

Un’esplosione ha causato due morti e settantadue feriti domenica scorsa allo stadio Mahamasina di Antananarivo, la capitale del Madagascar.

Durante un concerto, organizzato in occasione della Festa nazionale, sono state esplose alcune bombe a mano . Il presidente del Paese, Hery Rajaonarimampianina, al potere dal gennaio 2014, ha definito l’attentato “un inaccettabile atto di terrorismo”.  Rajaonarimampianina ha precisato: “Certamente a causare il vile atto sono state alcune divergenze politiche, ma non per questo si può uccidere la popolazione per destabilizzare il governo”.

Solo pochi mesi fa il presidente aveva  silurato il primo ministro, il generale  Jean Ravelonarivo, rimpiazzandolo con il ministro degli interni, Oliver Mehafaly. (http://www.africa-express.info/2016/04/14/13100/).

Un attacco simile si era verificato sempre durante un concerto, offerto alla popolazione subito dopo la cerimonia di inaugurazione del presidente allo stadio Mahamasina. Allora rimase ucciso un bambino.

Attualmente i distretti più poveri nel sud dello Stato insulare sono stati colpiti da una grave siccità,la peggiore da trentacinque anni, che ha messo in ginocchio quasi l’ottanta per cento della popolazione rurale di queste Regioni . Oltre 1,1 milione di persone su una popolazione di 22 milioni di abitanti necessita di assistenza alimentare.

Il periodo delle piogge generalmente dura da novembre a marzo. Quest’anno l’ultima pioggia è caduta a gennaio. Da allora, nella Regione di ’Androy, il sole ha prosciugato i corsi d’acqua e reso aridi i campi.

Secondo un rapporto del 2015 dell’ “UN Food and Agriculture Organization” (FAO) e del “World Food Programme (WFP) il Madagascar occupa il quarto posto a livello mondiale per malnutrizione cronica infantile, che colpisce il cinquanta per cento dei bambini sotto i cinque anni.

Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes

Cornelia Toelgyes

Giornalista, vicedirettore di Africa Express, ha vissuti in diversi Paesi africani tra cui Nigeria, Angola, Etiopia, Kenya. Cresciuta in Svizzera, parla correntemente oltre all'italiano, inglese, francese e tedesco.

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