Speciale per Africa ExPress
Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 15 giugno 2016
L’architetto nigeriano, Kunlé Adeyemi, direttore e fondatore dell’agenzia NLE’ (un progetto onnicomprensivo che si occupa di scuola di design, micro finanziamenti, urbanistica solo per citare qualcuno dei campi di intervento), ha visto passare davanti a sé gloria ed infamia nel giro di una settimana.
Il 28 maggio scorso gli è stato consegnato il prestigioso “Leone d’argento” alla quindicesima edizione della Mostra Internazionale di Architettura, la Biennale di Venezia, per la realizzazione di una “Scuola galleggiante” a Makoko, una bidonville di Lagos, la metropoli della Nigeria.
La giuria lo ha premiato, perché ha visto nel progetto di Adeyemi la dimostrazione che a volte un’architettura, anche se emblematica e pragmatica, è in grado di mettere l’accento sull’importanza dell’educazione. Un secondo prototipo, al quale sono state apportate con alcune migliorie, è stato costruito proprio nella nostra città lagunare.
Solo pochi giorni più tardi, il 7 giugno, la sua scuola di Makoko, frequentata dagli alunni della bidonville, è crollata a causa delle forti piogge che si sono abbattute sulla megalopoli nigeriana.
Fortunatamente non ci sono state vittime, ha precisato in un comunicato Adeyemi, e ha sottolineato: “La scuola ha reso un impareggiabile servizio alla comunità. Attualmente i ragazzi frequentato la scuola principale a Yaba.
La NLE’e la Makoko Waterfront community (una delle comunità più povere di Lagos, ma con una lunga storia di piccolo commercio e relazioni sociali con altri gruppi limitrofi), insieme ad altri eventuali potenziali investitori, sono intenzionati a ricostruire la scuola, apportando delle migliorie, secondo il secondo prototipo che attualmente si trova alla Biennale di Venezia”.
Cornelia I. Toelgyes
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@cotoelgyes