Altro massacro dei Boko Haram, questa volta hanno attaccato in Niger

Speciale per Africa Express
Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 6 giugno 2016

Venerdì sera militanti di Boko Haram hanno assaltato una base militare a Bosso nella Regione di Diffa, nel sud-est del Paese, al confine con la Nigeria. Sono stati uccisi trenta soldati nigerini e due nigeriani. I feriti tra le truppe dei due Paesi sarebbero sessantasette.

Il ministro della difesa del Niger, Karidio Mahamadou, ha confermato la notizia.

Karidio Mahamadou  ha anche assicurato che nella mattinata di sabato, grazie ad una contro-offensiva dell’esercito, tutte le postazioni sarebbero nuovamente sotto il controllo del governo.

Mahamadou ha sottolineato che ci sarebbero stati parecchi morti e feriti tra i sanguinari terroristi Boko Haram, che non hanno risposto al comunicato del governo della ex-colonia francese.

Infatti, poche ore fa alcune centinaia di terroristi hanno nuovamente occupato la città di Bosso, dopo gli scontri con i militari nigerini e nigeriani.

Una fonte della sicurezza,  che ha voluto mantenere l’anonimato, avrebbe rivelato proprio questa sera al Daily Post (quotidiano nigeriano) che un’offensiva congiunta delle truppe preposte alla sorveglianza del Lago Ciad dovrebbe partire fra poche ore.

Il ministro della difesa ha visitato la città di Bosso nella mattinata di lunedì per controllare i danni procurati dall’attacco. Oltre ventimila persone sono fuggite, in parte residenti, in parte rifugiati nigeriani, che avevano cercato protezione nel vicino Niger.

E’ uno dei peggiori assalti che il Paese ha subito dopo essersi schierato con la Nigeria contro i Boko Haram nel febbraio 2015. Il 25 aprile dello scorso anno i terribili settari avevano attaccato una postazione militare sul Lago Ciad, uccidendo settantaquattro persone, tra loro ventotto civili e trentadue militari sono stati dati per dispersi.

In un comunicato, diramato questa mattina dall’Ufficio per gli affari umanitari (OCHA) di Niamey, la capitale del Niger, l’agenzia ha fatto sapere che gli sfollati necessitano urgentemente acqua, cibo, cure mediche e tende. E, sempre secondo OCHA, le missioni umanitarie verso Bosso, sarebbero sospese attualmente per motivi di sicurezza.

Questo attacco è sopraggiunto proprio quando la forza multinazionale stava per lanciare un attacco decisivo contro i famigerati Boko Haram sul Lago Ciad.

Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes

 

Cornelia Toelgyes

Giornalista, vicedirettore di Africa Express, ha vissuti in diversi Paesi africani tra cui Nigeria, Angola, Etiopia, Kenya. Cresciuta in Svizzera, parla correntemente oltre all'italiano, inglese, francese e tedesco.

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