Categories: AFRICAKENYATERRORISMO

Comincia il Ramadhan, allarme attentati in Kenya

Dal Nostro Inviato Speciale
Massimo A. Alberizzi
Nairobi, 4 giugno 2016

Un altro allarme attentato è stato lanciato dalla polizia in Kenya. I terroristi shebab somali stanno pianificando attacchi un po’ dappertutto durante il mese santo del ramadham, che quest’anno cade dal 6 giugno al 5 luglio. Il ramadhan è stato sempre scelto dai terroristi per organizzare pesanti attentati.

Nel 2014, in due giorni di mattanza senza senso, a Mpaketoni, un grosso villaggio tra Malindi e Lamu, i fondamentalisti islamici ammazzarono a sangue freddo 60 civili, soprattutto cristiani di etnia kikuyu. Gli assalitori bruciarono case, negozi, hotel ristoranti, la posta e gli uffici della municipalità e del governo.

L’anno successivo, il 14 luglio all’alba, a Baure, un villaggio nei pressi di Lamu, una delle maggiori attenzioni turistiche della costa keniota) un massiccio gruppo di shebab attaccò una postazione dell’esercito keniota. Non si conoscono le i morti da parte governativa. Gli assalitori avrebbero perso una ventina di loro compagni.

La fonte di intelligence keniota ha specificato ad Africa ExPress che gruppi di shebab nel nord est del Kenya hanno attraversato alla spicciolata la frontiera con la Somalia. Altri fondamentalisti armati sono passati dall’ex colonia italiana alla foresta di Boni nell’entroterra di Lamu. Già l’area è stata utilizzata dai terroristi come santuario ed è stata la base da cui sono partiti i fondamentalisti che hanno assalito l’università di Garissa il 2 aprile 2015: furono uccisi in 148 tra studenti e professori.

Nel giugno successivo l’esercito keniota uccise in un scontro a fuoco in Somalia uno degli organizzatori di quell’attacco, l’ugandese Luqman Osman Issa, mentre qualche giorno fa ha ammazzato Mohamed Kuno, considerato la mente di qual micidiale massacro.

 

I servizi di sicurezza kenioti sono in piena azione per evitare possibili attentati. Secondo le informazioni, obbiettivi dei terroristi sarebbero persone in vista, politici e/o ambasciatori, e civili cristiani nei quartieri di Eastleigh e Majengo.

Sempre secondo informazioni confidenziali, gli shebab intendono vendicare la morte di alcuni leader shebab, uccisi dall’esercito e le dalla polizia compreso Thomas Evans, il cittadino britannico che aveva lasciato l’Europa per andare a combattere in Somalia, ammazzato in uno scontro a fuoco Thomas Evansa inizio giugno dell’anno scorso. Ma la vendetta più grande gli shebab intendono prendersela contro l’esercito del Kenya per l’invasione della Somalia, cominciata nel ottobre 2015 e ancora in corso.

Massimo A. Alberizzi
massimo.alberizzi@gmail.com
twitter @malberizzi

maxalb

Corrispondente dall'Africa, dove ho visitato quasi tutti i Paesi

Recent Posts

La pace può attendere: bloccati colloqui tra Congo-K e Ruanda

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 21 dicembre 2024 Niente pace – almeno per…

21 ore ago

Il piano espansionista di Netanyahu vaneggia un Grande Israele

Dalla Nostra Inviata Speciale EDITORIALE Federica Iezzi Gaza City, 20 dicembre 2024 In Medio Oriente…

2 giorni ago

La guerra in Ucraina non dipende solo dall’invasione russa

Speciale Per Africa ExPress Raffaello Morelli Livorno, 12 dicembre 2024 (1 - continua) Di fronte…

3 giorni ago

Benin, pannelli solari a gogo rendono energicamente indipendente la nuova avveniristica struttura sanitaria

Africa ExPress Cotonou, 18 dicembre 2024 Dall’inizio di settembre 2024 è attivo il Centro Ostetrico…

4 giorni ago

Sul potere dei maratoneti africani non tramonta mai il sole: dall’Arabia alla Europa alla Cina

Dal Nostro Corrispondente Sportivo Costantino Muscau 17 dicembre 2024 Un festival panafricano. In Arabia, Europa,…

5 giorni ago

Maschi impotenti e aborti spontanei: in Namibia popolazione avvelenata da discarica delle multinazionali

Speciale per Africa ExPress Sandro Pintus 16 dicembre 2024 Due multinazionali sono responsabili della disfunzione…

6 giorni ago