Africa Express
Nouakchott, 18 maggio 2016
La Corte Suprema della Mauritania ha ordinato martedì scorso la scarcerazione immediata dei due militanti anti-schiavismo, Biram Dah Abeid e Brahim Ould Ramdane.
Nell’agosto del 2015, Amnetsy International aveva lanciato un appello per l rilascio immediato degli attivisti contro la schiavitù.
A Abdeid e Ramdane erano stati inflitti due anni di detenzione dalla Corte d’Appello di Aleg nel gennaio 2015, per appartenenza ad un’organizzazione non riconosciuta dal governo mauritano, assembramento non autorizzato, istigazione a manifestare e resistenza a pubblico ufficiale.
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Alioune Tine, direttore per l’Africa occidentale e centrale di Amnesty International, ha salutato favorevolmente la decisione della Corte suprema. Infatti i delitti a loro ascritti sono punibili con un solo anno di detenzione, secondo la legge mauritana.
Tine ha sottolineato: “Questa nuova sentenza dovrebbe far riflettere le autorità del Paese: basta con l’inasprimento contro gli attivisti dei diritti umani, come per esempio il blogger Mohamed Mkhaïtir, detenuto perché ha espresso in modo pacifico la propria opinione”.
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