Speciale per Africa Express
Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 28 aprile 2016
Il sanguinario Teodoro Obiang Nguema è stato rieletto presidente della Guinea Equatoriale con il 93,7 per cento. Obiang si è impossessato del potere nel 1979 con un violento colpo di Stato.
Le elezioni si sono svolte lo scorso 24 aprile; l’affluenza alle urne, secondo l’ufficio del Ministero dell’Informazione della ex-colonia spagnola, è stato del 92,9 percento e si sarebbero svolte in modo sereno, senza incidenti. Non così per l’opposizione: sostiene che ad almeno duecento dei suoi membri è stato vietato di esprimere la propria preferenza alle urne.
Avelino Mocache Benga, candidato dell’opposizione, si è aggiudicato appena 1,5 per cento dei voti.
La Guinea Equatoriale registra il PIL pro capite più elevato del Continente, grazie ai ricchi giacimenti di petroli e gas, eppure secondo il rapporto “Human Development Inde” del 2014, è in fondo alla lista: 144esimo su un totale di 187 Stati.
La ex-colonia spagnola conta nemmeno ottocentomila abitanti, ma l’ottanta per cento vive in miseria, con 1,25 dollari al giorno. Le ricchezze, i proventi del petrolio sono in mano alla famiglia Obiang e pochi altri amici della stessa. (http://www.africa-express.info/2015/10/08/guinea-equatoriale-leconomia-corre-ma-il-popolo-e-affamato/)
Il settantatrenne Obiang guida il Paese con il pugno di ferro da trentasette anni, uno dei più longevi leader del Continente africano. Lui e il figlio, Teodorin Obiang Nguema Mangue, vicepresidente del Paese, sono indagati in Francia e negli Stati Uniti per l’acquisto di ville, auto di lussi e quant’altro, con denaro pubblico.
(http://www.africa-express.info/2000/04/25/guinea-equatoriale-la-sentenza-della-cassazione-francese-contro-teodorino-obiang/)
Cornelia I. Toelgyes
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