Eritreo muore cadendo dalla finestra di un ospedale di Cagliari

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Speciale per Africa ExPress
Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 19 dicembre 2015

 

Giovane eritreo di ventitre anni muore durante la notte in un ospedale cagliaritano, il “Santissima Trinità”, dove era ricoverato nel reparto di malattie infettive. Fonti ospedaliere hanno specificato che il ragazzo non era ne indagato, ne piantonato in ospedale. Era libero di uscire dalla camera, di girare nel reparto, anche perché la sua patologia non era grave: scabbia, malattia infettiva comune a molti profughi . Era in fase di dimissione.

cagliari

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il profugo avrebbe legato della lenzuola, formando una  corda. Ma durante la discesa dalla finestra qualcosa è andato storto. E’ scivolato, cadendo rovinosamente a terra, sbattendo la testa. Come riporta cagliaripad.

E’ morto sul colpo alle 0.45 di questa notte. Ora i carabinieri di Cagliari stanno procedendo all’identificazione della salma, per poter avvisare la famiglia in Eritrea nei prossimi giorni.

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Il giovane è arrivato in città lo scorso 4 dicembre insieme a altri 285 profughi sulla nave della marina spagnola Canarias, inserita nel dispositivo EUNAFORMED, che aveva prestato soccorso al barcone sul quale viaggiavano a Largo della Libia.

Un viaggio della speranza che si è spezzato sull’asfalto nell’area di un ospedale sardo in una notte di dicembre.

 Perché si scappa dall’Eritrea? Ne abbiamo parlato spesso nei nostri articoli: diritti umani praticamente inesistenti, servizio militare obbligatorio a vita. Un regime autoritario, paragonabile solamente a quello della Corea del Nord. Ogni mese quasi cinquemila eritrei scappano dal loro Paese in cerca di vita. Un rapporto dell’ONU (http://www.africa-express.info/2015/06/11/il-rapporto-onu-che-inchioda-la-dittatura-eritrea-litalia-non-puo-essere-complice-dei-tiranni/) dello scorso giugno ha denunciato i misfatti del regime. Malgrado ciò, l’UE ha votato in favore di un finanziamento di duecentomilioni di euro da destinare all’Eritrea proprio pochi giorni fa.

Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes

 

 

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