Speciale per Africa ExPress
Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 28 novembre 2015
Otto giorni dopo il massacro all’albergo Radisson Blu, al centro di Bamako, la capitale del Mali (http://www.africa-express.info/2015/11/21/finito-lassalto-allhotel-di-bamako-27-morti-e-132-ostaggi-liberati/), questa mattina, i terroristi hanno preso di mira il campo di Minusma (Mission multidimensionnelle Intégrée des Nations Unies pour la Stabilisation au Mali), a Kidal.
Il campo è stato colpito all’alba da alcuni missili, che hanno ucciso due caschi blu guineani ed un contrattista civile. Altre quattordici persone sono state ferite, tre in modo grave.
Nella primavera del 2012 il nord del Mali è stato flagellato da gruppi jihadisti legati ad al-Qaeda. Grazie ad un intervento militare della Francia (missione Barkhane, presente in tutto il Sahel con tremila uomini, milletrecento son dislocati proprio nel Mali) e la presenza del contingente di pace internazionale Minusma, molti jihqadisti sono stati cacciati e dispersi, ma a tutt’oggi ci sono ancora molte zone non controllate dall’esercito maliano, dai caschi blu e dai militari francesi.
Per questo motivo, la Germania si è offerta di inviare altri soldati tedeschi nel Paese africano. In un comunicato congiunto del 27 novembre 2015, il ministro della difesa tedesco, Ursula von Leyen e il ministro degli esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier hanno spiegato: “La Francia ci ha chiesto aiuto nella lotta contro l’ISIS. Sappiamo che gli interventi militari non sono sufficienti per contrastare il gruppi terroristi.
Ma solo qualche giorno fa il Consiglio di sicurezza dell’ONU ha dichiarato che l’ISIS e altri gruppi terroristi sono una minaccia per la pace e la sicurezza nel mondo intero e tutti dobbiamo contribuire per contrastare i loro attacchi.
Von Leyen prevede di aumentare la presenza tedesca in Mali con l’invio di altri 650 militari, in aggiunta degli attuali 200. L’invio delle nuove truppe era già nell’aria da qualche settimana; dopo la terribile tragedia di Parigi del 13 novembre 2015, proprio per sostenere la Francia nella sua ex-colonia, si stanno accelerando i tempi.
Il Ministero della Difesa tedesco sta predisponendo un nuovo mandato in tal senso, da sottoporre al Bundestag per l’approvazione. Il Ministro ha specificato: “La Germania sarà presente in modo sostanziale. È essenziale sostenere l’Onu per riportare la stabilità in Mali. Urge applicare il trattato di pace, le condizioni di vita della popolazione devono migliorare al più presto, specialmente nel nord del Paese, dove la sicurezza è ancora molto instabile”.
In linea di massima il nuovo mandato dovrebbe essere approvato all’inizio del 2016. Prevede l’invio dei militari tedeschi che saranno incaricati di ricognizione e anche protezione del campo di Goa. Secondo fonti del Ministero della Difesa francese, le truppe tedesche dovrebbero sostenere quelle francesi dal punto di vista logistico e delle comunicazioni, per permettere alla Francia di alleggerire la sua presenza nel Sahel.
Cornelia I. Toelgyes
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