Categories: AFRICAERITREA

Rischiano di essere rimpatriati tre giovani eritrei rifugiati in Israele: sarebbe morte certa

Speciale per Africa ExPress
Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 27 novembre 2015

Tre giovani eritrei rischiano di essere deportati dal Kenya ad Asmara. I ragazzi erano scappati i Israele e lo stato ebraico non demorde e continua a rispedire indietro i rifugiati africani, che considera “infiltrati”. La notizia è stata data da un gruppo di attivisti per i diritti umani kenioti che hanno contattato Africa ExPress.

Protestors hold up signs in English as thousands of African asylum seekers who entered Israel illegally via Egypt staged a protest in Tel Aviv on January 7, 2014, slamming the Jewish state’s long-term detention of illegal immigrants. The migrants, primarily from Eritrea and Sudan, are protesting for the third day in a row to call for help in the face of Israel’s refusal to grant them refugee status and its detention without trial of hundreds of asylum seekers. AFP PHOTO / JACK GUEZJACK GUEZ/AFP/Getty Images

I tre giovani eritrei vittime dalla politica israeliana sono, Simone Fissahaye, Filmon Gebreezgabiher e Fissaha Abraha, deportati in Ruanda (http://www.africa-express.info/2014/04/24/israele-un-inferno-per-profughi-africani-come-cadere-dalla-padella-nella-brace/).

Israele ha consegnato loro solamente un documento di transito, ma nessuna carta che attesti il loro status di profugo. Una volta arrivati a Kigali, capitale del Ruanda, hanno ricevuto un visto turistico, valevole pochi giorni, poi sono stati accompagnati in un albergo, “offerto” per tre giorni e tre notti dal governo israeliano.

[embedplusvideo height=”442″ width=”550″ editlink=”http://bit.ly/1PSEsRP” standard=”http://www.youtube.com/v/k78yIOysjxg?fs=1&vq=hd720″ vars=”ytid=k78yIOysjxg&width=550&height=442&start=&stop=&rs=w&hd=1&autoplay=0&react=1&chapters=&notes=” id=”ep4308″ /]

Scaduto il visto, i tre sono scappati, verso il Kenya. Ma al confine sono stati arrestati per immigrazione illegale. Ora sono in galera e un giudice ha già emesso la sentenza: “Deportazione nel Paese d’origine”. Il loro avvocato ha proposto appello avverso la decisione. L’udienza di Il secondo grado è stata fissata per lunedì prossimo.

Il governo Eritreo attende i tre a braccia aperte, per buttarli in una putrida galera, senza possibilità di appello.

I giovani sono scappati da un regime, paragonabile solamente a quello della Corea del Nord, insomma il peggiore del continente africano, governato da Isaias Afeworki, al quale è stato conferito la carica di presidente provvisorio nel 1993. “Rien ne dure plus que le provisoire” (Niente è più duraturo del provvisorio), recita un adagio francese. A ragione.

Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes

 

maxalb

Corrispondente dall'Africa, dove ho visitato quasi tutti i Paesi

Recent Posts

Zambia: evviva la nonnina della moda

Dalla Nostra Corrispondente di Moda Luisa Espanet Novembre 2024 In genere succede il contrario, sono…

15 ore ago

Ventiquattro caccia da guerra di Leonardo alla Nigeria con sistemi di puntamento made in Israel

Dal Nostro Corrispondente di Cose Militari Antonio Mazzeo 20 novembre 2024 Nuovo affare miliardario della…

2 giorni ago

Ladri di peni e di seni e caccia alle streghe: una maledizione africana senza fine

Speciale per Africa ExPress Costantino Muscau 19 novembre 2024 "Un diplomatico francese sta rubando i…

3 giorni ago

Netanyahu sapeva dell’attacco d Hamas? Il New York Times svela inchiesta dei giudici israeliani

Speciale Per Africa ExPress Eugenia Montse* 18 novembre 2024 Cosa sapeva degli attacchi del 7…

4 giorni ago

Sudafrica: polizia blocca miniera dismessa occupata da minatori illegali ma tribunale condanna la serrata

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 18 novembre 2024 Un tribunale di Pretoria ha…

4 giorni ago

Continua il braccio di ferro in Mozambico: il leader di Podemos invita i militari a disobbedire e proclama nuovo sciopero

Speciale per Africa ExPress Sandro Pintus 17 novembre 2024 Continua in Mozambico il braccio di…

5 giorni ago