Africa ExPress
16 ottobre 2015
Oscar Pistorius sarà scarcerato martedì prossimo. Lo ha reso noto poche ore fa il “Correctional Services department “. Sconterà il resto della pena agli arresti domiciliari, presso la casa dello zio. La legge sudafricana prevede, infatti, che un detenuto “non pericoloso” debba espiare in carcere solo un sesto della pena inflitta. L’ex-atleta sarebbe dovuto essere scarcerato alla fine di agosto, dopo dieci mesi di detenzione; ma le proteste da parte di ONG femminili e il diretto intervento del ministro della Giustizia sudafricano, Michael Masuth hanno ritardato il suo rilascio.
Il ministro in persona aveva chiesto che il dossier venisse esaminato da un’altra commissione, e che anche Pistorius fosse sentito da quest’ultima.
Una decina di giorni fa, la commissione di revisione (http://www.africa-express.info/2015/10/06/sudafrica-oscar-pistorius-resta-in-carcere/), incaricata dal ministro, non ha voluto prendere alcuna decisione, rinviando nuovamente il caso alla Kgosi Mampuru, iI correctional supervision and parole board. Dopo aver riesaminato il fascicolo e sentito i genitori di Reeva Steenkamp, la fidanzata che l’ “Uomo più veloce senza gambe”, aveva ucciso per “errore” il giorno di San Valentino del 2013, ha deciso di concedere alla ex-stella dell’atletica gli arresti domiciliari.
Nell’ottobre dello scorso anno Pistorius era stato condannato per omicidio colposo a cinque anni di carcere. Attualmente ne ha “già” scontato uno.
In un comunicato la commissione ha esposto le motivazioni della sua decisione: “Dopo un’attenta analisi dei fatti, già menzionati e contenuti nel documento G326 (rapporto del profilo), sottomesso al “Case Management Committee” nei termini della sezione 42(2)/*79 dei Servizi correzionali, atto 1998, la commissione sulla libertà condizionale ha deciso di affidare Oscar Pistorius alla supervisione correzionale dal 20 ottobre 2015 al 30 ottobre 2019.
Inoltre abbiamo spiegato al colpevole poste per scontare la pena nelle sue nuove condizioni, che includono le direttive della commissione di revisione sulla libertà vigilata, come la psicoterapia e il divieto di detenere armi, secondo il “the Fire Arms Control Act” sezione 103”.
Non è detto che Pistorius possa restare a lungo nella casa dello zio. Il Pubblico ministero si è appellato alla sentenza per omicidio colposo. La prima udienza per il processo d’appello è stata fissata per il 3 novembre 2015. In caso di una nuova condanna per omicidio, la pena da scontare in carcere potrebbe essere ben più lunga.
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